venerdì 15 novembre 2013

L'amore, il dolore, il piacere, la vita

"Il dolore è una realtà spirituale e la rivelazione più immediata della coscienza, e forse il corpo ci è stato dato per offrire al dolore la possibilità di manifestarsi. Chi non avesse mai sofferto, né poco né tanto, non potrebbe acquisire coscienza di sé. L'uomo piange per la prima volta alla nascita, quando l'aria, entrandogli nel petto e limitandolo, sembra quasi dirgli: 'dovrai respirarmi per vivere'. - Nonostante ciò che può esserci additato dalla ragione, dobbiamo credere mediante la fede che il mondo materiale e  sensibile, il mondo creato dai sensi, esiste soltanto per incarnare e sostenere l'altro mondo, il mondo spirituale o immaginario, che è creato dalla mente. La coscienza tende a farsi sempre più coscienza, ad avere coscienza di tutta se stessa, di tutto ciò che in essa è contenuto. Nonostante ciò che può dirci la ragione, mediante la fede noi dobbiamo credere che nelle profondità del nostro corpo, negli animali, nelle piante, nelle pietre, in tutti gli esseri viventi, nell'Universo intero, esiste uno spirito che lotta per se stesso -  - poiché essere se stesso è conoscersi -, che lotta per essere uno spirito puro, e poiché può riuscirsi solo mediante il corpo, mediante la materia, la crea e se ne serve restandone, stesso, prigioniero." [Miguel de Unamuno]

Letta così la pagina della fede, essa la si può anche accettare o meglio capisco perché somme intelligenze hanno quella fede che io non riesco ad avere. Per me - pessimisticamente per l'invettiva paterna - l'uomo resta un breve sospiro fra due NIHIL (niente). Al medico mio amico - e non  al grande credente dottor Carmelo Rizzo - ho voglia di gridargli: lui è scienziato, solo l'esperimento ha significato, il resto è superfetazione. Prima che una donna aprendosi al piacere consenta ad uno spermatozoo di insinuarsi in un suo ovulo che c'è del nascituro? Nulla caro Carmelo e quando poi dopo tragico dolore il cuore di quel nato dall'amore si ferma che c'è dopo - sperimentalmente -? NIENTE. Dal Niente si viene, verso il Niente si corre. Non è il dolore è il piacere la vita, essa vien solo da un orgasmo d'amore. Bello! L'amore che è vita, l'amore sempre, ma l'amore carnale che si può dopo anche inventare lo spirito, Dio, l'eternità. Forza meravigliosa dell'amore carnale. Certo viene de Unamuno , spagnolo, poeta, filosofo e prendendo a presto magari anche Hegel, ecco come ti distrugge la tua materialistica FEDE e ti porta su nei cieli. In tutta l'infanzia e la prima giovinezza anch'io palpitai così, respirai per credere, addirittura nella tua VIRTUS di Racalmuto, tra l'ufficietto della Matrice appena entrati a destra, salendo tre scalini ed anche nelle mefitiche sagrestie scendendo tre scalini sempre - credo intenzionalmente - a destra.  Non concorderemo mai ma come ci comprendjamo, caro dottore Carmelo Rizzo, mio grande amico.

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