mercoledì 17 luglio 2013

Tanto rumore per nulla a Racalmuto? Forse, no! Sta dilagando una atmosfera peelettorale dura, cinica, cattiva.

  • Sta dilagando a Racalmuto una atmosfera peelettorale dura, cinica, cattiva. Invero proprio ieri capisco che già antidemocraticamente si è raggiunta una intesa fra sedicenti galantuomini: niente liste con simboli di partito. Qualunquismo assoluto: due sole valide liste; una clerico-fascista che parte vincente (come a Grotte) e così il dottore Borsellino succederà a due commissariamenti davvero non pregevoli. L'altra di sconfitti in partenza che si accontentano di una magra minoranza a palazzo delle Clarisse, monopolizzatrice di tutti noi di sinistra con un candidato a sindaco burletta. Non ho capito molto perché una degnissima signora si lanci in un patetico peana del suo onorevole marito (che aspira dopo anni a sedersi lui come nostro sindaco). Ho inviato un commento di stile Bankitalia, ove si dice tutto e nulla, nell'illusione che chi ha orecchie da intendere intenda.
    (Calogero Taverna)

    mercoledì 17 luglio 2013

    Edy Leone scrive: "Sergio, chi te lo fa fare"
    La notizia che i commissari stanno per intraprendere delle iniziative legali nei confronti di mio marito ha suscitato in me stupore e rammarico, al punto tale da spingermi a scrivere per la prima volta nel blog, per salvaguardare l’onorabilità e la rispettabilità di un uomo che lotta ogni giorno per il proprio paese. Questo lo devo anche alle mie figlie, che con tanto entusiasmo condividono le idee di legalità, impegno civile e amore per la terra in cui sono nate, trasmesse dal loro padre.
    Sergio da quattro anni dedica buona parte del suo tempo libero per il blog e per il rinnovamento di Racalmuto, paese che noi tutti amiamo. Il suo attivismo ha dato speranza e voce ai suoi lettori diventati alcuni di loro autori. Con le sue battaglie di legalità e trasparenza, ha dato fiducia ai giovani. Tanti hanno scritto nel blog Regalpetra libera Racalmuto, anche chi era di idee diverse. Un fatto davvero singolare per la nostra comunità. Da docente della scuola media di Racalmuto, so quanto il blog è seguito dai ragazzi, dai genitori e dai colleghi. Gli alunni spesso chiedono la pubblicazione di articoli nel blog del prof. Sergio. Molti gli apprezzamenti e l’incoraggiamento a continuare.

    Non so quanto abbia influito l’impegno di Sergio nella svolta, dopo gli anni ’90 la gente era spaventata e rassegnata, per i colpi della mafia, oggi si sente più libera ed ottimista, perché l’informazione, la partecipazione e l’impegno ci permette di esserlo.

    L’arrivo della commissione è stato visto con entusiasmo dalle famiglie, che hanno creduto in una nuova fase, così come il Ministro Cancellieri ci aveva annunciato nel giorno di insediamento della commissione, nella sala convegni della Fondazione Sciascia, a cui io, con le mie due figlie ed un folto gruppo di studenti ho partecipato. Eravamo fiduciosi e carichi di entusiasmo, finalmente una ventata di aria fresca e pulita a Racalmuto.

    Il lavoro che dedica Sergio al paese è agli occhi di tutti.

    Il blog ha parlato delle tradizioni di Racalmuto, della scuola, delle iniziative culturali; tutte le feste religiose sono raccontate su youtube grazie a Sergio che è stato anche promotore di diverse iniziative sulla legalità. Ha anche denunciato democraticamente le problematiche quotidiane del paese, spesso segnalate dagli stessi cittadini che venivano a bussare a casa nostra per segnalare le tante ingiustizie, trovando in Sergio l’ascolto ai loro sfoghi e un’attiva collaborazione. Non ha mai chiuso la porta a nessuno, in particolare ai più bisognosi e deboli.

    Per non parlare dei tanti emigrati che hanno stretto con Sergio un legame fraterno, per aver riportato il loro paese lontano dentro le loro case. Durante la festa sono state davvero tante, nei suoi confronti, le manifestazione di stima e di affetto per il suo attivismo da blogger.

    Devo dire, con molta sincerità, che Sergio credeva più di tanti altri nei risultati che la commissione avrebbe raggiunto, scontrandosi con quanti erano titubanti. Da cittadina di Racalmuto dico che le speranze attese sono state disilluse. Quella disponibilità annunciata, ad oggi, è venuta meno.

    Probabilmente, nelle tante cose che Sergio ha scritto, potrebbe aver urtato involontariamente la sensibilità della commissione. Non penso assolutamente che Sergio abbia leso l’immagine di Racalmuto, vista la promozione che ha fatto nel web al suo paese.
    Mentre quattro anni fa nel web Racalmuto era conosciuta per la mafia, oggi, se cerchi Racalmuto sulla rete, trovi soprattutto l’altra Racalmuto, quella migliore. Buona parte di questo materiale si trova nel blog e nel canale youtube di Regalpetra libera.
    Non penso che Sergio meriti dallo Stato, di cui è servitore, una citazione in giudizio.

    Un’ingiustizia.

    Sergio non ha nessuna responsabilità per lo scioglimento di questo comune, solo in quella circostanza l’immagine di Racalmuto è stata danneggiata.

    Sergio, a suo modo, ha dato voce con il blog alle istanze legittime dei Racalmutesi.

    Giovani e meno giovani, ogni giorno vengono accolti nella nostra casa per parlare di Racalmuto, nei sui aspetti positivi e negativi. Tante le donne che hanno scritto e partecipato a questa RIVOLUZIONE CULTURALE, nata dal nulla che adesso è una bella realtà.

    Dico spesso a Sergio: “chi te lo fa fare”.

    Sergio ha un lavoro che gli dà soddisfazioni, una famiglia, una casa, questo suo impegno per il paese gli sta portando in questo momento tanti dispiaceri. Molte volte è stato minacciato in questi quattro anni. Non ci aspettavamo, proprio con la commissione, di trovarci in questa ingarbugliata situazione.

    In questi anni tante volte Sergio è stato calunniato e diffamato, ma non ha mai agito legalmente, il suo obiettivo non è stato quello di difendere la sua onorabilità o ottenere risarcimenti, ma difendere il paese.

    Non riusciamo a capire cosa guadagnerà il paese da questa iniziativa legale, non condivisa da molti Racalmutesi, apprezzata soltanto da qualcuno che vuole perdersi in polemiche sterili, vendicative ed improduttive per il paese.
    Mi auguro che la commissione riveda la propria decisione, affinché non si spenga la voce di “Regalpetra libera”, di Sergio e dei giovani di Racalmuto, che credono in futuro migliore.
    Edy Leone


    Calogero  Taverna
    mercoledì, 17 luglio, 2013

    Io non capisco una cosa: dove sta scritto che i commissari hanno denunciato Sergio Scimé? Forse si vuol loro forzare la mano? cui prodest? Da ispettore in disuso ma sempre ispettore ho investigato, cercato, riscontrato. Il 21 maggio si dà incarico ad un legale di Palermo di appurare la procedibilità per il perseguimento giudiziario di eventuali spunti denigratori nei confronti del Comune. Non vi è impegno di spesa. Non vi è l'unanimità della triade (Galeani manca); non viene manco considerato un formale provvedimento. Come atto amministrativo è palesemente nullo a certi effetti, specie procedurali. Nel mio modo - erratico - ero stato molto più critico di Scimé e soprattutto Guagliano che diciamolo con franchezza non è una penna d'oro. Nessuno mi ha importunato. Allora? Chiaro, un ammonimento che ha avuto i suoi effetti. E gli alberi si giudicano dai frutti.
    Come mai allora qualcuno (ma ne sanno qualcosa quelli della triade?) ha uno scatto di memoria e a ridosso della festa del monte si mette a pubblicare nell'albo pretorio un atto nullo, senza conseguenze (l'avvocato di Palermo per muoversi avrebbe dovuto avere un anticipo spese di almeno 750 euro che credo il Comune di Racalmuto con tutte ste guerriglie tassaiole non ha sborsato e non credo che vi si sia avventurato). Dunque? Mi sorge il sospetto che qualcosa sia dovuto ad un sorcio fortunosamente fotografato e a una fontana che improvvidamente si chiedeva di demolire. No? Sergio che è bravo giornalista indaghi e ci illumini. Corre voce (sotterranea) che qualche alto dirigente in queste baruffe chiazzotte ci stia mettendo le penne per qualche improvvida autoliquidazione di rimborso spese o non so che altro. Sia chiaro: siano quello che siano ma quelli della triade sono prefetti, sbirri del Viminale insomma e se si incazzano sanno quello che fanno. Tutti sanno che non li amo. Ma alle volte so quello che dico.

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