Il primo atto di battesimo della Matrice di Racalmuto
Anno 1554 Viene Battezzato il figlio di Gilormo La Licata
Inferno
Il sacerdote celebrante è il rev. Presti Vincenzo
Colicchia
Premessa
Col trepido
ricordo della mia prima giuventù trascorsa a
Racalmuto,
mi sono applicato alla decifrazione delle carte
d'archivio
della Matrice, risalenti al XVI e XVII secolo.
Quando,
giovanissimo, ho consultato per la prima volta gli
atti di
battesimo e matrimoniali, ho potuto percorrere
all'indietro la mia ascendenza, per parte paterna, sino alle
soglie del
XVIII secolo: il diligente archivio parrocchiale lo
consentiva.
Dopo, lavoro e personali interessi mi hanno
portato
lontano da quelle ricerche, rimanendomi solo vaghe
nostalgie e
nebulose idee.
In questi
anni novanta, libero ormai dagli assilli di una
professione, ho potuto riannodare il discorso sulla
documentazione racalmutese conservata presso la Matrice di
Racalmuto,
interrottosi circa mezzo secolo fa.
Me lo ha
consentito l'attuale Arciprete, don Alfonso PUMA.
Prete
sensibile ed aperto alle cose della cultura, mi ha
accordato
fiducia dandomi libero accesso ai delicati e
preziosi
registri della lontana comunità parrocchiale. Gli
sono
profondamente grato e lo ringrazio con la stima di
sempre,
sentendo più intensa l'antica amicizia che mi lega a
questo
sacerdote, zelante nella sua missione eppure non chiuso
in
fanatismi e pregiudizi. Se dalle mie ricerche qualche luce
verrà sugli
eventi del passato racalmutese, all'Arciprete Puma
va dato il
dovuto merito. Ne sottolineamo,
oltre alla
riconosciuta bontà d'animo, una intelligenza, una
modernità
ed una disponibilità culturale, che senza nulla
togliere
alle prerogative del suo militante sacerdozio, lo
arricchiscono d'ascendente oltre i limiti dei fedeli e dei
parrocchiani.
La
collaborativa apertura di padre Puma ci ha messo in
condizione
di studiare gli atti più antichi dell'archivio
parrocchiale, iniziando da un quinterno cucito e non
rilegato e
risalente al 1554. Vi abbiamo rintracciato 105 atti
di
battesimo. Dovrebbero essere le più antiche trascrizioni
documentali
della Matrice di Racalmuto. Partendo dalla
dodicesima
indizione 'anticipata' - gli archivisti di
Racalmuto
usavano il sistema 'greco' nella sua versione
originaria
bizantina che faceva decorrere l'indizione dal 1°
settembre -,
il vetusto quinterno ci certifica dei battesimi
dei nostri
antenati dall'8 di dicembre 1553 al 30 di agosto
1554. Mancano dunque i mesi di settembre,
ottobre e novembre
del 1553.
La media mensile dei battesimi di quell'anno si
attesta su
quota undici: risultano assenti all'appello,
pertanto,
30-35 neo battezzati a mezzo del XVI secolo.
Altri atti
di battesimo di quel secolo possiamo ricavarli da
altri
sparsi quinterni, del tipo di quello prima descritto:
liso e
consunto il quinterno relativo al 1564, questo appare
più un
resoconto contabile che un registro ecclesiastico dei
battesimi
(eppure ci fornisce dati su battesimi solenni e su
quelli
'bassi': 2 tarì i primi, 1,20 i secondi).
Nessun commento:
Posta un commento