Cantico dei cantici,
che è di Salomone.
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Can 1,1 |
Cantico dei Cantici, di
Salomone.
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Mi baci con i baci
della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.
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Can 1,2 |
Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo
amore.
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Per la fragranza sono
inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le
giovinette ti amano.
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Can 1,3 |
Inebrianti sono i tuoi profumi per la
fragranza, aroma che si spande è il tuo nome: per questo le ragazze di te si
innamorano.
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Attirami dietro a te,
corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano!
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Can 1,4 |
Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino. A ragione di te ci si
innamora!
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Bruna sono ma bella, o
figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come i padiglioni di
Salma.
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Can 1,5 |
Bruna sono ma bella, o figlie di
Gerusalemme, come le tende di Kedar, come le cortine di
Salomone.
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Non state a guardare
che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il sole. I figli di mia madre si sono
sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non
l'ho custodita.
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Can 1,6 |
Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato. I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non l’ho
custodita.
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Dimmi, o amore
dell'anima mia, dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al
meriggio, perché io non sia come vagabonda dietro i greggi dei tuoi
compagni.
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Can 1,7 |
Dimmi, o amore dell’anima mia, dove
vai a pascolare le greggi, dove le fai riposare al meriggio, perché io non debba
vagare dietro le greggi dei tuoi
compagni?
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Se non lo sai, o
bellissima tra le donne, segui le orme del gregge e mena a pascolare le tue
caprette presso le dimore dei pastori.
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Can 1,8 |
Se non lo sai tu, bellissima tra le
donne, segui le orme del gregge e pascola le tue caprette presso gli
accampamenti dei
pastori.
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Alla cavalla del
cocchio del faraone io ti assomiglio, amica mia.
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Can 1,9 |
Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica
mia.
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Belle sono le tue
guance fra i pendenti, il tuo collo fra i vezzi di perle.
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Can 1,10 |
Belle sono le tue guance fra gli
orecchini, il tuo collo tra i fili di
perle.
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Faremo per te pendenti
d'oro, con grani d'argento.
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Can 1,11 |
Faremo per te orecchini d’oro, con
grani
d’argento.
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Mentre il re è nel suo
recinto, il mio nardo spande il suo profumo.
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Can 1,12 |
Mentre il re è sul suo divano, il mio
nardo effonde il suo
profumo.
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Il mio diletto è per me
un sacchetto di mirra, riposa sul mio petto.
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Can 1,13 |
L’amato mio è per me un sacchetto di
mirra, passa la notte tra i miei
seni.
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Il mio diletto è per me
un grappolo di cipro nelle vigne di Engàddi.
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Can 1,14 |
L’amato mio è per me un grappolo di
cipro nelle vigne di
Engàddi.
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Come sei bella, amica
mia, come sei bella! I tuoi occhi sono colombe.
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Can 1,15 |
Quanto sei bella, amata mia, quanto
sei bella! Gli occhi tuoi sono
colombe.
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Come sei bello, mio
diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante.
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Can 1,16 |
Come sei bello, amato mio, quanto
grazioso! Erba verde è il nostro
letto,
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Le travi della nostra
casa sono i cedri, nostro soffitto sono i cipressi.
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Can 1,17 |
di cedro sono le travi della nostra
casa, di cipresso il nostro
soffitto.
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Io sono un narciso di
Saron, un giglio delle valli.
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Can 2,1 |
Io sono un narciso della pianura di
Saron, un giglio delle
valli.
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Come un giglio fra i
cardi, così la mia amata tra le fanciulle.
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Can 2,2 |
Come un giglio fra i rovi, così
l’amica mia tra le ragazze.
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Come un melo tra gli
alberi del bosco, il mio diletto fra i giovani. Alla sua ombra, cui anelavo, mi
siedo e dolce è il suo frutto al mio palato.
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Can 2,3 |
Come un melo tra gli alberi del
bosco, così l’amato mio tra i giovani. Alla sua ombra desiderata mi siedo, è
dolce il suo frutto al mio
palato.
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Mi ha introdotto nella
cella del vino e il suo vessillo su di me è amore.
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Can 2,4 |
Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è
amore.
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Sostenetemi con focacce
d'uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché io sono malata
d'amore.
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Can 2,5 |
Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele, perché io sono malata
d’amore.
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La sua sinistra è sotto
il mio capo e la sua destra mi abbraccia.
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Can 2,6 |
La sua sinistra è sotto il mio capo e
la sua destra mi
abbraccia.
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Io vi scongiuro, figlie
di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non
scuotete dal sonno l'amata, finché essa non lo voglia.
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Can 2,7 |
Io vi scongiuro, figlie di
Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete
dal sonno l’amore, finché non lo
desideri.
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Una voce! Il mio
diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le
colline.
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Can 2,8 |
Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene
saltando per i monti, balzando per le
colline.
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Somiglia il mio diletto
a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda
dalla finestra, spia attraverso le inferriate.
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Can 2,9 |
L’amato mio somiglia a una gazzella o
ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra,
spia dalle
inferriate.
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Ora parla il mio
diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!
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Can 2,10 |
Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,
presto!
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Perché, ecco, l'inverno
è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata;
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Can 2,11 |
Perché, ecco, l’inverno è passato, è
cessata la pioggia, se n’è
andata;
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i fiori sono apparsi
nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa
sentire nella nostra campagna.
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Can 2,12 |
i fiori sono apparsi nei campi, il
tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella
nostra
campagna.
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Il fico ha messo fuori
i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia
bella, e vieni!
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Can 2,13 |
Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,
presto!
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O mia colomba, che stai
nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è
leggiadro".
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Can 2,14 |
O mia colomba, che stai nelle
fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi
sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è
incantevole».
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Prendeteci le volpi, le
volpi piccoline che guastano le vigne, perché le nostre vigne sono in
fiore.
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Can 2,15 |
Prendeteci le volpi, le volpi
piccoline che devastano le vigne: le nostre vigne sono in
fiore.
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Il mio diletto è per me
e io per lui. Egli pascola il gregge fra i figli.
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Can 2,16 |
Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i
gigli.
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Prima che spiri la
brezza del giorno e si allunghino le ombre, ritorna, o mio diletto, somigliante
alla gazzella o al cerbiatto, sopra i monti degli aromi.
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Can 2,17 |
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre, ritorna, amato mio, simile a gazzella o a cerbiatto,
sopra i monti degli
aromi.
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Sul mio letto, lungo la
notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato, ma non l'ho
trovato.
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Can 3,1 |
Sul mio letto, lungo la notte, ho
cercato l’amore dell’anima mia; l’ho cercato, ma non l’ho
trovato.
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"Mi alzerò e farò il
giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio
cuore". L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
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Can 3,2 |
Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amore dell’anima mia. L’ho
cercato, ma non l’ho
trovato.
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Mi hanno incontrato le
guardie che fanno la ronda: "Avete visto l'amato del mio
cuore?".
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Can 3,3 |
Mi hanno incontrata le guardie che
fanno la ronda in città: «Avete visto l’amore dell’anima
mia?».
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Da poco le avevo
oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non
lo lascerò finché non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della
mia genitrice.
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Can 3,4 |
Da poco le avevo oltrepassate, quando
trovai l’amore dell’anima mia. Lo strinsi forte e non lo lascerò, finché non
l’abbia condotto nella casa di mia madre, nella stanza di colei che mi ha
concepito.
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Io vi scongiuro, figlie
di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi: non destate, non
scuotete dal sonno l'amata finché essa non lo voglia.
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Can 3,5 |
Io vi scongiuro, figlie di
Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete
dal sonno l’amore, finché non lo
desideri.
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Che cos'è che sale dal
deserto come una colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d'incenso e d'ogni
polvere aromatica?
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Can 3,6 |
Chi sta salendo dal deserto come una
colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d’incenso e d’ogni polvere di
mercanti?
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Ecco, la lettiga di
Salomone: sessanta prodi le stanno intorno, tra i più valorosi
d'Israele.
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Can 3,7 |
Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno, tra i più valorosi
d’Israele.
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Tutti sanno maneggiare
la spada, sono esperti nella guerra; ognuno porta la spada al fianco contro i
pericoli della notte.
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Can 3,8 |
Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra; ognuno porta la spada al fianco contro il terrore della
notte.
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Un baldacchino s'è
fatto il re Salomone, con legno del Libano.
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Can 3,9 |
Un baldacchino si è fatto il re
Salomone con legno del
Libano.
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Le sue colonne le ha
fatte d'argento, d'oro la sua spalliera; il suo seggio di porpora, il centro è
un ricamo d'amore delle fanciulle di Gerusalemme.
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Can 3,10 |
Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera; il suo seggio è di porpora, il suo interno è un ricamo
d’amore delle figlie di
Gerusalemme.
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Uscite figlie di Sion,
guardate il re Salomone con la corona che gli pose sua madre, nel giorno delle
sue nozze, nel giorno della gioia del suo cuore.
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Can 3,11 |
Uscite, figlie di Sion, guardate il
re Salomone con la corona di cui lo cinse sua madre nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo
cuore.
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Come sei bella, amica
mia, come sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue
chiome sono un gregge di capre, che scendono dalle pendici del
Gàlaad.
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Can 4,1 |
Quanto sei bella, amata mia, quanto
sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono
come un gregge di capre, che scendono dal monte
Gàlaad.
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I tuoi denti come un
gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e
nessuna è senza compagna.
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Can 4,2 |
I tuoi denti come un gregge di pecore
tosate, che risalgono dal bagno; tutte hanno gemelli, nessuna di loro è senza
figli.
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Come un nastro di
porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di
melagrana la tua gota attraverso il tuo velo.
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Can 4,3 |
Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino; come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo
velo.
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Come la torre di Davide
il tuo collo, costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte
armature di prodi.
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Can 4,4 |
Il tuo collo è come la torre di
Davide, costruita a strati. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di
eroi.
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I tuoi seni sono come
due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i
gigli.
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Can 4,5 |
I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella, che pascolano tra i
gigli.
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Prima che spiri la
brezza del giorno e si allunghino le ombre, me ne andrò al monte della mirra e
alla collina dell'incenso.
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Can 4,6 |
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre, me ne andrò sul monte della mirra e sul colle
dell’incenso.
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Tutta bella tu sei,
amica mia, in te nessuna macchia.
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Can 4,7 |
Tutta bella sei tu, amata mia, e in
te non vi è
difetto.
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Vieni con me dal
Libano, o sposa, con me dal Libano, vieni! Osserva dalla cima dell'Amana, dalla
cima del Senìr e dell'Ermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei
leopardi.
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Can 4,8 |
Vieni dal Libano, o sposa, vieni dal
Libano, vieni! Scendi dalla vetta dell’Amana, dalla cima del Senir e dell’Ermon,
dalle spelonche dei leoni, dai monti dei
leopardi.
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Tu mi hai rapito il
cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
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Can 4,9 |
Tu mi hai rapito il cuore, sorella
mia, mia sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla
sola della tua
collana!
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Quanto sono soavi le
tue carezze, sorella mia, sposa, quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
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Can 4,10 |
Quanto è soave il tuo amore, sorella
mia, mia sposa, quanto più inebriante del vino è il tuo amore, e il profumo dei
tuoi unguenti, più di ogni
balsamo.
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Le tue labbra stillano
miele vergine, o sposa, c'è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle
tue vesti è come il profumo del Libano.
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Can 4,11 |
Le tue labbra stillano nettare, o
sposa, c’è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle tue vesti è come
quello del
Libano.
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Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata.
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Can 4,12 |
Giardino chiuso tu sei, sorella mia,
mia sposa, sorgente chiusa, fontana
sigillata.
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I tuoi germogli sono un
giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di cipro con
nardo,
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Can 4,13 |
I tuoi germogli sono un paradiso di
melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di cipro e
nardo,
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nardo e zafferano,
cannella e cinnamòmo con ogni specie d'alberi da incenso; mirra e aloe con tutti
i migliori aromi.
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Can 4,14 |
nardo e zafferano, cannella e
cinnamòmo, con ogni specie di alberi d’incenso, mirra e àloe, con tutti gli
aromi
migliori.
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Fontana che irrora i
giardini, pozzo d'acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano.
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Can 4,15 |
Fontana che irrora i giardini, pozzo
d’acque vive che sgorgano dal
Libano.
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Lèvati, aquilone, e tu,
austro, vieni, soffia nel mio giardino si effondano i suoi aromi. Venga il mio
diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti.
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Can 4,16 |
Àlzati, vento del settentrione,
vieni, vieni vento del meridione, soffia nel mio giardino, si effondano i suoi
aromi. Venga l’amato mio nel suo giardino e ne mangi i frutti
squisiti.
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|
|
|
|
Son venuto nel mio
giardino, sorella mia, sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio
il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici,
bevete; inebriatevi, o cari.
|
Can 5,1 |
Sono venuto nel mio giardino, sorella
mia, mia sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e
il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi
d’amore.
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|
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|
|
Io dormo, ma il mio
cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa: "Aprimi, sorella mia, mia
amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i
miei riccioli di gocce notturne".
|
Can 5,2 |
Mi sono addormentata, ma veglia il
mio cuore. Un rumore! La voce del mio amato che bussa: «Aprimi, sorella mia, mia
amica, mia colomba, mio tutto; perché il mio capo è madido di rugiada, i miei
riccioli di gocce
notturne».
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|
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|
"Mi sono tolta la
veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora
sporcarli?".
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Can 5,3 |
«Mi sono tolta la veste; come
indossarla di nuovo? Mi sono lavata i piedi; come sporcarli di
nuovo?».
|
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|
Il mio diletto ha messo
la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta.
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Can 5,4 |
L’amato mio ha introdotto la mano
nella fessura e le mie viscere fremettero per
lui.
|
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|
Mi sono alzata per
aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie
dita sulla maniglia del chiavistello.
|
Can 5,5 |
Mi sono alzata per aprire al mio
amato e le mie mani stillavano mirra; fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia
del
chiavistello.
|
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|
Ho aperto allora al mio
diletto, ma il mio diletto già se n'era andato, era scomparso. Io venni meno,
per la sua scomparsa. L'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non
m'ha risposto.
|
Can 5,6 |
Ho aperto allora all’amato mio, ma
l’amato mio se n’era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato, l’ho chiamato, ma non mi ha
risposto.
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|
|
|
|
Mi han trovato le
guardie che perlustrano la città; mi han percosso, mi hanno ferito, mi han tolto
il mantello le guardie delle mura.
|
Can 5,7 |
Mi hanno incontrata le guardie che
fanno la ronda in città; mi hanno percossa, mi hanno ferita, mi hanno tolto il
mantello le guardie delle
mura.
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|
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|
|
Io vi scongiuro, figlie
di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che cosa gli racconterete? Che sono
malata d'amore!
|
Can 5,8 |
Io vi scongiuro, figlie di
Gerusalemme, se trovate l’amato mio che cosa gli racconterete? Che sono malata
d’amore!
|
|
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|
|
Che ha il tuo diletto
di diverso da un altro, o tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto
di diverso da un altro, perché così ci scongiuri?
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Can 5,9 |
Che cosa ha il tuo amato più di ogni
altro, tu che sei bellissima tra le donne? Che cosa ha il tuo amato più di ogni
altro, perché così ci
scongiuri?
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Il mio diletto è bianco
e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille.
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Can 5,10 |
L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una
miriade.
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Il suo capo è oro, oro
puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo.
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Can 5,11 |
Il suo capo è oro, oro puro, i suoi
riccioli sono grappoli di palma, neri come il
corvo.
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|
I suoi occhi, come
colombe su ruscelli di acqua; i suoi denti bagnati nel latte, posti in un
castone.
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Can 5,12 |
I suoi occhi sono come colombe su
ruscelli d’acqua; i suoi denti si bagnano nel latte, si posano sui
bordi.
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Le sue guance, come
aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; le sue labbra sono gigli, che
stillano fluida mirra.
|
Can 5,13 |
Le sue guance sono come aiuole di
balsamo dove crescono piante aromatiche, le sue labbra sono gigli che stillano
fluida
mirra.
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Le sue mani sono anelli
d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo petto è tutto d'avorio, tempestato
di zaffiri.
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Can 5,14 |
Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis. Il suo ventre è tutto d’avorio, tempestato di
zaffiri.
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|
Le sue gambe, colonne
di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
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Can 5,15 |
Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i
cedri.
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Dolcezza è il suo
palato; egli è tutto delizie! Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o
figlie di Gerusalemme.
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Can 5,16 |
Dolcezza è il suo palato; egli è
tutto delizie! Questo è l’amato mio, questo l’amico mio, o figlie di
Gerusalemme.
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Dov'è andato il tuo
diletto, o bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché noi lo
possiamo cercare con te?
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Can 6,1 |
Dov’è andato il tuo amato, tu che sei
bellissima tra le donne? Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato, perché lo
cerchiamo con
te?
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Il mio diletto era
sceso nel suo giardino fra le aiuole del balsamo a pascolare il gregge nei
giardini e a cogliere gigli.
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Can 6,2 |
L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo, a pascolare nei giardini e a cogliere
gigli.
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Io sono per il mio
diletto e il mio diletto è per me; egli pascola il gregge tra i
gigli.
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Can 6,3 |
Io sono del mio amato e il mio amato
è mio; egli pascola tra i
gigli.
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Tu sei bella, amica
mia, come Tirza, leggiadra come Gerusalemme, terribile come schiere a vessilli
spiegati.
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Can 6,4 |
Tu sei bella, amica mia, come la
città di Tirsa, incantevole come Gerusalemme, terribile come un vessillo di
guerra.
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Distogli da me i tuoi
occhi: il loro sguardo mi turba. Le tue chiome sono come un gregge di capre che
scendono dal Gàlaad.
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Can 6,5 |
Distogli da me i tuoi occhi, perché
mi sconvolgono. Le tue chiome sono come un gregge di capre che scendono dal
Gàlaad.
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I tuoi denti come un
gregge di pecore che risalgono dal bagno. Tutte procedono appaiate e nessuna è
senza compagna.
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Can 6,6 |
I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno; tutte hanno gemelli, nessuna di loro è senza
figli.
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Come spicchio di
melagrana la tua gota, attraverso il tuo velo.
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Can 6,7 |
Come spicchio di melagrana è la tua
tempia, dietro il tuo
velo.
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Sessanta sono le
regine, ottanta le altre spose, le fanciulle senza numero.
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Can 6,8 |
Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine, innumerevoli le
ragazze!
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Ma unica è la mia
colomba la mia perfetta, ella è l'unica di sua madre, la preferita della sua
genitrice. L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata, le regine e le altre
spose ne hanno intessuto le lodi.
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Can 6,9 |
Ma unica è la mia colomba, il mio
tutto, unica per sua madre, la preferita di colei che l’ha generata. La vedono
le giovani e la dicono beata. Le regine e le concubine la coprono di
lodi:
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"Chi è costei che sorge
come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere
a vessilli spiegati?".
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Can 6,10 |
«Chi è costei che sorge come
l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come un vessillo
di
guerra?».
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Nel giardino dei noci
io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite
metteva germogli, se fiorivano i melograni.
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Can 6,11 |
Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle e osservare se la vite metteva gemme e i
melograni erano in
fiore.
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Non lo so, ma il mio
desiderio mi ha posto sui carri di Ammi-nadìb.
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Can 6,12 |
Senza che me ne accorgessi, il
desiderio mi ha posto sul cocchio del principe del mio
popolo.
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"Volgiti, volgiti,
Sulammita, volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti". "Che ammirate nella Sulammita
durante la danza a due schiere?".
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Can 7,1 |
Vòltati, vòltati, Sulammita, vòltati,
vòltati: vogliamo ammirarti. Che cosa volete ammirare nella Sulammita durante la
danza a due
cori?
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"Come son belli i tuoi
piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come
monili, opera di mani d'artista.
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Can 7,2 |
Come sono belli i tuoi piedi nei
sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera
di mani
d’artista.
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Il tuo ombelico è una
coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di
grano, circondato da gigli.
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Can 7,3 |
Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico. Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da
gigli.
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I tuoi seni come due
cerbiatti, gemelli di gazzella.
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Can 7,4 |
I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una
gazzella.
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Il tuo collo come una
torre d'avorio; i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn, presso la porta di
Bat-Rabbìm; il tuo naso come la torre del Libano che fa la guardia verso
Damasco.
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Can 7,5 |
Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon presso la porta di Bat-Rabbìm, il tuo
naso come la torre del Libano che guarda verso
Damasco.
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Il tuo capo si erge su
di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come la porpora; un re è stato
preso dalle tue trecce".
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Can 7,6 |
Il tuo capo si erge su di te come il
Carmelo e la chioma del tuo capo è come porpora; un re è tutto preso dalle tue
trecce.
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Quanto sei bella e
quanto sei graziosa, o amore, figlia di delizie!
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Can 7,7 |
Quanto sei bella e quanto sei
graziosa, o amore, piena di
delizie!
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La tua statura
rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli.
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Can 7,8 |
La tua statura è slanciata come una
palma e i tuoi seni sembrano
grappoli.
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Ho detto: "Salirò sulla
palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il profumo del tuo respiro come di pomi".
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Can 7,9 |
Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri». Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva e
il tuo respiro come profumo di
mele.
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"Il tuo palato è come
vino squisito, che scorre dritto verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e
sui denti!
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Can 7,10 |
Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me e fluisce sulle labbra e sui
denti!
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Io sono per il mio
diletto e la sua brama è verso di me.
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Can 7,11 |
Io sono del mio amato e il suo
desiderio è verso di
me.
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Vieni, mio diletto,
andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi.
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Can 7,12 |
Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei
villaggi.
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Di buon mattino andremo
alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono
i melograni: là ti darò le mie carezze!
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Can 7,13 |
Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite, se le gemme si schiudono, se fioriscono i
melograni: là ti darò il mio
amore!
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Le mandragore mandano
profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi;
mio diletto, li ho serbati per te".
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Can 7,14 |
Le mandragore mandano profumo; alle
nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi: amato mio, li
ho conservati per
te.
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Oh se tu fossi un mio
fratello, allattato al seno di mia madre! Trovandoti fuori ti potrei baciare e
nessuno potrebbe disprezzarmi.
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Can 8,1 |
Come vorrei che tu fossi mio
fratello, allattato al seno di mia madre! Incontrandoti per strada ti potrei
baciare senza che altri mi
disprezzi.
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Ti condurrei, ti
introdurrei nella casa di mia madre; m'insegneresti l'arte dell'amore. Ti farei
bere vino aromatico, del succo del mio melograno.
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Can 8,2 |
Ti condurrei, ti introdurrei nella
casa di mia madre; tu mi inizieresti all’arte dell’amore. Ti farei bere vino
aromatico e succo del mio
melograno.
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La sua sinistra è sotto
il mio capo e la sua destra mi abbraccia.
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Can 8,3 |
La sua sinistra è sotto il mio capo e
la sua destra mi
abbraccia.
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Io vi scongiuro, figlie
di Gerusalemme, non destate, non scuotete dal sonno l'amata, finché non lo
voglia.
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Can 8,4 |
Io vi scongiuro, figlie di
Gerusalemme, non destate, non scuotete dal sonno l’amore, finché non lo
desideri.
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Chi è colei che sale
dal deserto, appoggiata al suo diletto? Sotto il melo ti ho svegliata; là, dove
ti concepì tua madre, là, dove la tua genitrice ti partorì.
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Can 8,5 |
Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato? Sotto il melo ti ho svegliato; là dove ti concepì tua
madre, là dove ti concepì colei che ti ha
partorito.
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Mettimi come sigillo
sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è
l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
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Can 8,6 |
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come
il regno dei morti è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma
divina!
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Le grandi acque non
possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze
della sua casa in cambio dell'amore, non ne avrebbe che
dispregio.
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Can 8,7 |
Le grandi acque non possono spegnere
l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che
disprezzo.
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Una sorella piccola
abbiamo, e ancora non ha seni. Che faremo per la nostra sorella, nel giorno in
cui se ne parlerà?
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Can 8,8 |
Una sorella piccola abbiamo, e ancora
non ha seni. Che faremo per la nostra sorella nel giorno in cui si parlerà di
lei?
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Se fosse un muro, le
costruiremmo sopra un recinto d'argento; se fosse una porta, la rafforzeremmo
con tavole di cedro.
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Can 8,9 |
Se fosse un muro, le costruiremmo
sopra una merlatura d’argento; se fosse una porta, la rafforzeremmo con tavole
di
cedro.
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Io sono un muro e i
miei seni sono come torri! Così sono ai suoi occhi come colei che ha trovato
pace!
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Can 8,10 |
Io sono un muro e i miei seni sono
come torri! Così io sono ai suoi occhi come colei che procura
pace!
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Una vigna aveva
Salomone in Baal-Hamòn; egli affidò la vigna ai custodi; ciascuno gli doveva
portare come suo frutto mille sicli d'argento.
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Can 8,11 |
Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi. Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi
d’argento.
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La vigna mia, proprio
mia, mi sta davanti: a te, Salomone, i mille sicli e duecento per i custodi del
suo frutto!
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Can 8,12 |
La mia vigna, proprio la mia, mi sta
davanti: tieni pure, Salomone, i mille pezzi d’argento e duecento per i custodi
dei suoi
frutti!
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Tu che abiti nei
giardini - i compagni stanno in ascolto - fammi sentire la tua
voce.
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Can 8,13 |
Tu che abiti nei giardini, i compagni
ascoltano la tua voce: fammela
sentire.
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"Fuggi, mio diletto,
simile a gazzella o ad un cerbiatto, sopra i monti degli
aromi!".
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Can 8,14 |
Fuggi, amato mio, simile a gazzella o
a cerbiatto sopra i monti dei
balsami!
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