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xk NOZZE DEL '500 NELLA TERRA DI
RACALMUTO !!!!
In bella rilegatura, con una rubrica
alfabetica di apertura
(per• incompleta e relativa ai nomi,
anziche' ai patronimici),
intramezzato da citazioni latine, Š
conservato nella Matrice
un libro di 'matrimoni' che dal 2
settembre 1582 (inizio della
undicesima indizione 'bizantina') ci
conduce passo passo sino
al 13 'agusti' del 1600. !!
Nella rubrica alfabetica di quegli atti
matrimoniali, molte
lettere sono precedute da versetti
religiosi in latino che
hanno una qualche attinenza con la
lettera dell'alfabeto
interessata. Prima della 'E', crediamo
di leggere 'Emmanuel
vocabitque nomen eius ut sciat et
probare et eligere natum
hominis'. Alla lettera 'Q' Š anteposto
il detto 'queretis me
et non invenietis'. Poi, per celia o
per sadico astio di
votati al celibato contro nubendi che
si vorrebbero iellare, Š
scritto, a premessa della lettera 'T':
"Tempus eorum breve
est". Suggella l'esordio del registro degli atti
matrimoniali
un catastrofico 'et omnes sicut aqua
dilabimur'. !!
L'ordine alfabetico, la rilegatura e le
prave citazioni latine
sembrano opera settecentesca, connessa
al riordino
dell'archivio parrochiale del 1731
sotto la sorveglianza
dell'arciprete Algozini che abbiamo
avuto modo di rievocare. !
Ma il latino Š ben conosciuto anche dai
preti archivisti del
'500 racalmutese. 'Adsit principio
virgo beata meo', invoca il
sacerdote che si accinge a trascrivere
gli atti di battesimo
della XI indizione (settembre 1582).
Per la curia romana,
tutto il 1582 rientra nella decima
indizione. Perche' allora a
Racalmuto il 2 settembre 1582 (la prima registrazione del
nostro fascicolo) viene segnato come XI
indizione? Non e' un
errore del prete: come abbiamo pi—
volte segnalato, da noi
perdurava l'anno bizantino che era
retrodatato al primo di
settembre. Il Cappelli (cfr. A.
Cappelli: Cronologia
Cronografia e Calendario Perpetuo,
Hoepli - Milano - 1983,
pag. 6) ben ci illustra la questione:
'l'INDIZIONE - precisa -
Š un periodo cronologico di 15 anni,
originario, a quanto
pare, dall'Egitto e che, dal sec. IV in
poi, divenne una delle
pi— importanti note croniche dei documenti,
tanto in Occidente
che in Oriente. Il suo punto di
partenza risale ai tempi di
Costantino il Grande e precisamente al
313 dell'Era Cristiana.
Gli anni di ciascuno di questi periodi
quindicennali
numeravansi progressivamente dal 1 al
15, poi si ricominciava
da capo, senza mai indicare di qual
periodo indizionale
trattavasi. Anche per questo sistema di
datazione vari•,
secondo i paesi e i tempi, la data del
mese e del giorno da
cui facevasi cominciare una nuova
indizione. In origine pare
che il suo punto di partenza fosse al
primo settembre, come
l'anno bizantino e questa fu detta
INDIZIONE GRECA o
COSTANTINOPOLITANA, perchŠ molto usata
in oriente e
specialmente in Grecia. In Italia la
vediamo in uso, sino
dalla fine del sec. IV, specie in
Milano e nel dominio
longobardo, tanto pei documenti regi
come pei ducali e
privati. Fu pure usata a Venezia,
Lucca, Pistoja, Prato,
Napoli, Puglie, Calabria e in
Sicilia.' !
Anche a Racalmuto, possiamo dunque
integrare, con qualche
punta di campanilismo. !
Se i coevi atti di battesimi ci
appaiono disattenti e sciatti,
non Š cos per gli atti di matrimonio.
Vengono adottate
formule
elaborate, con locuzioni latine, non privi di
formalismo giuridico. Ci sono, certo,
corruzioni linguistiche
di derivazione dialettale, ma
l'ossatura resta pur sempre
dotta, segno di una cultura in seno al
clero di Racalmuto non
priva di un qualche valore. Viene fuori
uno spaccato del
locale sacerdozio articolato,
piramidale, molto alfabetizzato
(pur inflazionato da clerici che
riescono poi a raggiungere
gli ordini maggiori).
!!
Il primo atto di matrimonio - dopo
perfezionato nella
formulazione ed impreziosito da
richiami a sinodi diocesani ed
a dettami tridentini - appare, gi…,
molto paradigmatico e val
la pena di riportarlo integralmente:
prove ed indizi di quanto
abbiamo prima asserito vi sono sparsi a
profusione. Il nostro
registro, dopo la invocazione latina
alla Vergine di prima,
cos esordisce: 'Die 2 settembre XIe
Ind.s 1582 anni con.nis
(conciliationis) incipientis - Giseppe
figlio delli q.dam
(quondam) Antonino et Catherinella
Morriale con Catherinella
f. di Paulo e la q.dam Francesca Barba,
servatis servandis e
fatte le tre denunciatione inter
missarum sollemnia, non si
trovando impedimento alcuno contrassiro
matrimonio pp.ce
(publice) in facie ecclesie e gli fo
fatta la beneditione per
me don Michele Romano arciprete, p.nti
(presenti) clerico
Francesco Nicastro e clerico Orlando di
Averna e molti altri
genti'.
!
Due chierici e un arciprete vengono
subito testimoniati. Il
Nicastro sar… dopo prete e cappellano;
il Romano Š arciprete
abbastanza colto, che sa di latino e di
diritto - possiamo
supporlo 'doctor in utroque iure' - e
che non disdegna di
benedire le nozze volendo essere attivo
nel suo sacerdozio. Ma
tocca a lui compilare la formula di rito
per la registrazione
dell'atto matrimoniale: i cappellani,
dopo, la ricalcheranno
con errori e adulterazioni. Il
successivo 10 ottobre, ecco, ad
esempio, come la formula viene
storpiata: ' eodem - Mastro
Joani Lumardo di la cita di Castro
Joanj cum Rosella f. di
Agustino e Joanella di m.o Arigo
servatis servandindis e fate
le tre denucziacione e jntenter misarum
solemnia non si
trovando inpedimento alcono contra
essiro matrimonio p.e p.e
jn facie clesie e foru benedetj ne la
missa celebrata per me
don Paulino Paladino cappellano di la
matri eclesia p.nti
sudiacono Frazinsco Nicastro e lu
magnifico Jacobo Piamontisi
e m.o Masi Monsignore'. !
Ma storpiature a parte, quante altre
notizie anche qui: il
Nicastro Š divenuto 'sudiacono' (il 9
gennaio del 1583
lo riscontremo diacono e poi
prete); Jacobo Piamontisi Š un
'magnifico' e ci• ci fa
pensare a un forestiero con inacrichi
amministrativi pubblici
in paese. Il Lumando Š un 'mastro' che
viene da Castrogiovanni
e che pu• accasarsi in Racalmuto
sposando la figlia di un
altro 'mastro': Agustino Arigo. Abbiamo
un' altra delle tante
conferme di una 'terra' di Racalmuto
alacre, industriosa ed
aperta alle maestranze esterne. !!
La raccolta contiene n. 779 atti di
matrimonio relativi ai
seguenti anni o scorci di anno e cos
statisticamente
inquadrabili:
!
f- l1 anno Matrimoni abitanti quoziente nuzialit…
n.ro presunti per mille
1582
(2/9-31/12) 14 4300 13,03 (7,33)(1)
1583 45 4300 10,46 (7,33)
1584 50 4300 11,63 ''
1585 28 4350 6,44 ''
1586 41 4350 9,43 ''
1587 54 4350 12,42 ''
1588 62 4350 14,25 ''
1589 38 4350 8,74 ''
1590 37 4400 8,41 ''
1591 22 4400 5,00 ''
1592 58 4400
13,18 ''
1593 50 4400 11,36 ''
1594 61 4400 13,86 ''
1595 40 4447
(1) 8,99 ''
1596 57 4447 12,82 ''
1597 23 4447 5,17 ''
1598 36 4447 8,09 ''
1599 31
4447 6,98 ''
1600 (sino al 13/8) 32
4447 11,51 ''
(1) Dato relativo alla Sicilia del 1861
secondo il Longhitano.
(2) Dato desunto da 'Dizionario
Topografico della Sicilia' di
Vito Amico.
!!!
f+ l2 Il quadro statistico si arricchisce di
elementi chiarificatori
della vita sociale dell'epoca: veniamo
a conoscere che tante
spose restano presto vedove, ma non vi
Š remora alcuna alle
loro seconde nozze. Invero, a sposarle
pi— che i compaesani -
che ci sembrano vittime di pregiudizi
sessuali e di gelosie
per la prima notte - sono i 'forestieri'.
La chiesa locale un
qualche allineamento alla cultura
matrimoniale del luogo
mostra di subirlo. Le vedove che si
risposano - e spesso
trattavasi quasi bambine, visto che a
quattordici anni le
donne spesso convolavano a 'giuste'
nozze - vengono
melanconicamente designate con il
termine latino di 'relicta'.
Non rientravano nel patronimico di
nascita: ognuno di loro era
solo 'la relicta di lu quondam' con
nome e cognome del marito
defunto.
!!
Nella documentazione, il primo di tali
matrimoni risale al 22
febbraio 1583. Riguarda: 'Joanj Fadecta
figlio di lu condam
Joanj Fadecta con Rosella muglieri di
lu condam Antonino Santo
Filippo.....''. Appare un mastrimonio
solenne per la
presenza di testi eccellenti. 'P.nti -
prosegue infatti l'atto
- lu mang.co Paulo Catalano, Joanj
Xortino e Franchico Lupo e
multa quantitati di agente'.
Purtuttavia, uno sposo orfano di
padre ed una vedova non celebrano le
nozze di domenica: qui Š
solo marted, sia pure il marted
'grasso' del 1583. Abbiamo
appurato che Š una costante il
matrimonio di vedove nel corso
della settimana: le nozze veramente
solenni avvengono, invece,
di domenica o nei giorni festivi oppure
di sabato. !!
Di un certo rilievo Š il riparto per
anno dei matrimoni delle
vedove:
!
f-l1 Cognome del nome
II.o marito Paese di
orig.
I.o marito II.o
marito
(se diverso da
Racalmuto)
1583
1 Santo-Filippo Rosella
Fadecta Joanj
2 Vanilla Juanella La Licata
Vicenso
3 Castagna Nuczia
Xaviteri Petro Santo-Filipo
4 Capoblanco Francisca Bocoleri Bernardo
1584
1 Lu Broto Joanela
Bocoleri Vito
2 Magaloso Contissa
Salamoni Petro Groti
3 Castrinovo Vicenza
Massaro (lo) Josephi
4 Lu Bello Dama'
Alaimo (d') Francesco
1585
1 Micciche' Felicita
Suttalanzi Petro Nicoxia
2 Jannuzzo Beatrici
Bucculeri Antonio
3 Dinulfo Diana Mule' (di) Franco
1586
1 Casuccia Antonia
Chinco Baptista Giorgente
2 Jo:maria Angiluzza Morriali Francesco
3 Lo Bosco Leonora
Lonestho Deonisi Maltisi
4 Martorana Antonella Firraro Lixandro Sutera
La Matina
5 Gulisano Cuntissella
Milioto Lisi
6 Modica Marigaritella
Terranova Mariano
7 Marthorana Joannella Marino Antonia
Vulpi
8 Macaluso Joannella
Bocculeri Lauricella
Vito Fabaria
9 Lu Conti Joannella Frangiamori
Josephi
10 Piazza-Spinuso Antonella
Bocculeri
Agro'-Vento Ja:
11 Sanfilippo Lauriella
Jangreco Antonino
12 Pitrocella
Casanova Angiluzza
Santo Filippo Jo: Juliano
1587
1 Pulisano Ioannella Sutta Santi
Joanni P.ro Nicoxia
2 Monteleoni Antonia
Alferi m.o Ioseppi Cannicat
3 Barbo Munda La Licata Jacobo
li Grutti
4 Romano Joanella Barberi Petro
5 Vinciguerra Alionorella Alexi (di) Joseph
Ayduni
6 Gaglano Margarita Bucculeri
Cristofalo
7 Petrocella Caterj
Cachi Petro Girgenti
8 Martello Milia Lo Conti Francesco Cirami
9 Milioto Catrinella Saldi' Joseph Grutti
10 Castronovo Catrinella Capuczo Josephi Mussumeli
11 Amedo Vichinzella Noto Joani-Antonj
12 Barberi Antonella Savarino
Luca
1588
1 Frangiamuri Janucza
Castillano Stefano
2 La Mendola Vincenza
Noranti Norato
3 Infantino Beatrici Grachi (di) Andrea
4 Vanchida Antonella Firraro
Petro Ciramj
5 Todisco Lauria Mangia m.o Joannj
Galisano
1589
1 La Chiana Antona
Laviangnio Calogiaro
2 Antroroco Francesca Rocharo
Salvo Cannicat
3 Blundo Catrinj Saguna Antonino
1590
1 Romillo Antonella Galeto
Filipo
2 Lo Bosco Antona Agusta Joseppi
3 Agro' (di) Ioanella
Grillo Joannj
4
Gulpi Antoninella Alaimo
(di) Marco
1591
1 Sanfilippo Vincenza
La Mantia Joseppi
2 Amella (di) Antonella
Vigna (di) Joanni
3 Curto La Mantia Pitruza Pitrocella Paolo
1592
1 Mirabella Clementia Muzicato
Joseppi Castrojo:
2 Caltavuturo Lauria
Milioto Petro
3 Gueli (di) Joanella
Rotulo Fidirico
4 Lo Sardo Bartula Barba Chiumbuluni
Antonino
5 Ginsuni Joseppa Birtulino Gerolimo
6 La Lomia Biancuza Curto Antonino
7 Tuciolino Prima Di Franco Francesco
1594
1 Romo Joaneda Buxemi mastro Paulino
2 Riczo Frachiscella Zayarigo m.o
Antonino Grutti
3 Santofilippo Antoneda
Montana Francesco
1595
1 Lumbardo Leonora Galanti (lu) Vito m.o
1596
1 Gulpi Angela Sanfilippo Pietro
2 La Licata Margherita Schillaci
Filippo
3 Aleci (di) Helisabetta Pirruni Antonino
Ceramj
4 Acquista (di) Angila
Puglisi Barberi Jo:
5 Firraro Angila Mauro Silvestro
6 Arrigo Angilella Fixina (di) Filippo
7 Fachiponti Angela
Catania m.o Gerlando Girgenti
8 La Lomia Joanella Amico (di) Aloisio
Mussumeli
1598
1 Martura Biatrici Aparo (di) Scanio
1600
1 Virtulino Francisca Fidirico Francesco !!!!
f+l2 Le nozze di vedove si attestano sul 9,11%
del totale del
campione esaminato. L'andamento non Š
stato costante.
Riportato ad anno, Š calcolabile il
seguente sviluppo: !
f-l1 Anno
n.ro matrim.ni nozze di
vedove percentuale B*100/B
(A) (B)
1583 45 4 8,89
1584 50 4 8,00
1585 28 3 10,71
1586 41 12 29,27
1587 54 12 22,22
1588 62 5 8,06
1589 38 3 7,89
1590 37 4 10,81
1591
22 3 13,64
1592 58 7 12,61
1593 50 0 -
1594 61 3 4,92
1595 40 1 2,50
1596 57 8 14,04
1597 23 0 -
1598 36 1 2,78
1599 31 0 -
1600 32 1 3,12 !!
f+l2 Le 'relicte' che sposano forestieri sono n.
24 (33,8%), un
terzo dunque. Quattro sono di Grotte;
tre di Agrigento; due di
Mussumeli; due di Canicatt; tre di
Cerami; altre sposano
gente di Sutera, Favara, Giuliana,
Aidone, San Filippo del
Mela ed anche di Malta. !!
Se racalmutesi sposavano forestiere,
fatto del tutto scontato,
i registri della Matrice non ne
annotavano il matrimonio,
spettando alla parrochia della sposa. Pur
vista dal solo lato
delle donne, l'apertura di Racalmuto
all'esterno Š, dunque,
ben vasta. A completamento,
trascriviamo i forestieri che non
si limitavano a sposare vedove
racalmutesi, ma anche le locali
nubili.
!!
f-l1 SPOSO Prov.nza SPOSA
1582
1 BONOINFANTI Battista Sutera
GRACI Isabella
2 LUMARDO m.o Joanj Castrojo: ARIGO Rosella
1583
1 BONJORNO Gian Antonio Ganci AGRO' (di) Contissa
2 PAPALI Filipo Sutera XORTINO Contissa
1584
1 VALANCA Juliano Mussumeli AQUISTA Gerlandella
1585
1 LA ROCCA Cola Girgenti CIRAULO Joanella
2 LINTINI Gioseppi Girgenti AMELLA Alvara
3 ALAIMO Antonino Grutti TAIBI Mariella
4 GANGI Giseppi Cannicatti' MULE' Rosa
5 D'ALVARO Rafaele Terranova LIXANDRO Marina
6 LASCENATO Jacobo Canicatti' LIMBARDA Angila
1586
1 LO GULLO Paolo Monsmellis ALAIMO Vincentia
2 VINCIGUERRA Giorgio Grutti
VACCARO Joanella
3 ALECI Paolino Sutera S.FILIPPO Elisabetta
4 GAGLIANO Cola Villafranca CHIARAMONTI Geronima
5 CINA PANSANO Josephi Giorgenti
MOLE' Gentilella
6 SCURSUNI Paolino Fabaria ARMENIO Josepella
7 MOSSUTO Josephi
Favara MONISTERI
Maruzza
1587
1 VACARO Santo Sutera D'AMEDO Jorlandella
2 FONTANA Joseppi Vicari D'ASARO Catrinella
3 GUARACI Masi Girgenti MOLE' Gintili
4 LANZALACO Antonio Mussumeli S.FILIPPO Antonella
5 LA MOTTA Cola Catania GRILLETTA Joannella
6 LAGO Filippo Girgenti S.ANGILO Petra
7 PAGANI Bastiano Castroioanni LA MENDOLA Antonina
8 PHIMARTI Bastiano Troina LA BRUNA Antonina
1588
1 MARINO Joseppi Tortorici PILLITTERI Letizia
2 DIDOMINICO Jo:Bat.sta Caselli GULPI Sabelluzza
3 D'ALVARO Jolio Terranova LA LICATA Francesca
4 LO PORTO Raineri Vicari SCOZZARO Francesca
5 MONTISANO Mercurio Cirami GUELI Vincenza
6 SFIRAZZA Leonardo Sutera SINACRA Criscentia
7 PUTRICELLO Aloisi Naro GUELI Maruzza
8 CASABRUNO Andria Piazza LA NIVORA Antonina
1589
1 GRAZIA Antonino S.Angelo SPARTI Paola
2 RAMUNDO Jacubo Sutera BURSALINO Maruzza
3 LIBRISI m.o Carlo Pitralia
LU NOBILI Juanella
4 LAIACONO m.o Masi Aiduni GUARINO Lucrezia
5 VINEURA Francesco Castrojoanni MODICA Joanella
6 MANCUSO Mariano Naro LU BELLA Chaterina
1590
1 GIGLIA Francesco S.Blasi CHIARAMUNTI Angilella
2 TINEBRA Joseppi Castrojoanni GRACI Agata
3 TINEBRA Angilo Castrojoanni DI FALCO Minichella
1591
1 SCHILLACI Vincenzo Cirami VAVUSA Angila
2 TURANODI Joseppi Caltabellocta GARLISI Catarina
1592
1 GRASSO Pascali Castrojoanni GUELI Francesca
2 SERIO Cesaro Santo Filippo RIZZO Martina
3
MANGIAMELI Ectaro Milillo GUELI Angela
4 VARELLO Gerlando Castrojoanni CIMINI Angila
5 LAURICELLA Antonio Fabaria MACALUSO Vincenza
6 VACCARELLA Andria Fabaria MARTORANA Antonella
7 VARELLO Paolino Castrojoanni MASTROSIMUNI Margaritela
8 AJELLO Marco Ganci VASSO Paolina
9 TERRITU Vincenzo Sutera PALAGRO Franceschella
10 SALDI' Francesco Grutti LA LICATA Sabella
11 VICARI Jacubo Castrojoanni CARLISI Antonella
1593
1 VICARI Signorello Castrojoanni MINICAZZO Paolinella
2 LAZALACO Andria Mussumeli PICICA Joseppa
3 BUXEMI Pietro Jorgenti GRACI Margaritella
4 INGRAO Scipiuni Grutti
SCHILACI Joaneda
5 MACARELLA Paolino Sutera LA GREZZA Joannetta
6 CARMELI m.o Filippo Turturici
LAUDICO Agata
7 MASELLO Bastiano Gangi TULOMELLO Francesca
1594
1 CHIAZZA Minico Musumeli VINCIGUERRA Josepa
2 STABILI Vicenso Gangi LAUDICO Petruzza
3 DI LUCA Jacubo Palermo GIGLIA Angila
4 CONTI Pietro Cirami MARTURANA Margaritella
5 MIOPLATO Bartolo Genua FAIDA Francesca
6 BURTULINO Matheo Mussumeli MAGRO Maruzza
7 MAGALUSO m. Francesco Petralia PICONI Julia
8 BLASI Minico Mussumeli GUELI Ieronima
9 MAMUNTI Petro Castrojoanni PUGLISI Jacupella
10 LIUNI m.o Francesco Palermo
JUSTINIANO Lugrezia
11 SANTOANGILO Vicenso Grutti
CARLINO Vatricella
12 FANARA Paolo Favara D'ANNA Paolina
13 AMICO Filippo Sutera CAXA Francischella
14 PALUMBO Jacubo Sutera VIGNORI Joanella
15 TUDISCO Salvaturi Muntalbano BURGIO Filippa
16 CIMINO Marco Grutti DI LURENZA Bettina
17 BUCCULERI Calojro Canicatti' LA LICATA Margaritella
18 MAXILLINI Antonino Mistretta
CIMBARDO Maruzza
19 MAZARA Vito Cirami PUMA Jorlandella
1595
1 MISSINA Angilo Canicatti' AMEDDA Catrina
2 TADUTO Filippo
Catalniseta MASTROSIMONE
Antonedda
3 MIANO Bastiano Cerami FALLETTA Vincenza
4 FORTI (lu) Paolino Camarata PREGADO Francischella
5 PILITERI Marco Sutera AMEDA Vicensa
6 COCHIARA Filipo Grutti FACCIPONTI Jeromedda
7 PECURA Filippo Mussumeli MATTELIANO Vicinsella
8 ZIRAGINA Filippo Girgenti BELGUARDA Maruzza
9 VIRDIRAIMO Pasquali Girgenti
DI FACTIO Catarinella
1596
1 MANCUSO Gregorio Castrojoanni SPATA Joannella
2 GARRASI b.ne Francesco
Bellocozzo DI UGO Pitronilla
3 MONTIGRINO Vicenso Catania
BRANDO Francischella
4 SAJA Vicenso Sutera AGRO' VENTO Magadalena
5 GALATI Caloiro Favara COZZU Juannella
6 CATANIA Joseppi Girgenti FACCIPONTI Joannella
7 SPALLETTA Vincenzo Castrojoanni CIRASA Antonella
8 MARTELLINO Rocco Mistretta ROTULO Caterinella
9 GIRGENTI Giseppi Palermo DI LUCA Lucrezia
1597
1 DI CARLO Marino Sutera FOMENTORO Maruzza
2 CARDELLA Jorlando Giorgenti CACCIATURI Francischella
3 MARTURANA Francesco Caltanixetta LA PAGLIA Iurla
1598
1 BRACCO Francesco Gergenti SALVO Pitruzza
1600
1
RIZZO Antonino Xicli MURATURI Diana
2 RUSSO m.o Guglielmo Palermo
FAVARISI Mariella !!
f+l2 Considerati i 24 forestieri che hanno
sposato vedove
racalmutesi, ed aggiunti i 106
predetti, son ben 130 i
matrimoni con non paesani che si hanno
a Racalmuto nel
periodo
(il 16,69% sui 779 matrimoni complessivi). Da
Palermo, Scicli, Girgenti,
Caltanissetta, Mistretta,
Cammarata, Montalbano, Petralia,
Tortorici, Troina, Naro,
Piazza, Vicari, Villafranca, oltre a
centri prima citati,
nonchŠ dalla lontana Genua, arrivano
partiti che consentono
alle nostre antenate del '500 di
accasarsi. Il segno, questo,
di una cittadina con intensi intrecci
sociali col circondario,
l'intera Sicilia e persino con la
Liguria (a motivo qui della
provenienza dei signori di Racalmuto: i
Del Carretto). !
Tra il 1592 e il 1594 sono tre i
matrimoni che contraggono a
Racalmuto giovani gangitani: Gangi,
posta nelle vicinanze
dell'Etna, era ed Š alquanto fuori mano
per il nostro paese.
Da centri impervi come Petralia,
Mistretta, Montalbano
Elicona, Tortorici, approdano a
Racalmuto e vi trovano moglie:
sono paesi in gran parte interessati da
rimarchevoli presenze
della scuola del Gagini. Se a tale
scuola si fa risalire la
statua della nostra Madonna del Monte,
si pu• spiegare perchŠ
quella strana statua sia giunta a
Racalmuto e si pu• credere
che essa sia giunta dalle citate
localit… tralasciando
l'ipotesi inverosimile di un viaggio
dall'Africa.
In quel tempo, Racalmuto, divenuto
granaio spagnolo, Š in
effervescenza economica e chiese e
castello si agghindano e si
accrescono. Dalla lontana, ma non
irraggiungibile, provincia
di Messina, vengono chiamate maestranze
specializzate. Opere
murarie, pitture, sculture vengono
commissionate. Botteghe
valide mancano ancora in quel di
Racalmuto. Il
Monocolo Š soltanto un bambino: da quei
forestieri avr… tratto
stimoli e spunti per divenire quel non trascurabile
pittore operante un ventennio
dopo. !!
L'importanza racalmutese nell'ultimo
squarcio del '500, la
rileviamo anche da un matrimonio di
tutto spicco. A Racalmuto
Š insediato il chiarissimo don Giuseppe d'Ugo.
Non ha l'aria di essere racalmutese
quel personaggio dell'alta
borghesia. La figlia sposa, in pompa
magna, un
barone e lo sposa in Racalmuto ove,
purtuttavia, la sua
famiglia ha stabile dimora. Come
compare di nozze Š scelto
il locale 'SEGRETO' monsignor Vincenzo
Piamontese, notevole
esponente della burocrazia spagnola.
Agli UGO non
mancano i preti e a benedire le nozze Š
un sacerdote
che non esercita il ministero a
Racalmuto ma Š di certo
parente della sposa. L'atto di
matrimonio Š particolare e noi
lo trascriviamo integralmente per la
sua esemplarita'.
' Die 18 maij 1596 - il signor
don Francesco GARRASI e Belvis barone
di Bello Coczo con la
sig.a donna Pitronilla figlia dello
sig.re Joseppi e
Catarinella DI UGO, servatis servandis
fatti li tri
denunciazioni in ter missarum solemnia,
observatu lu hordini
sinodali e consiglio tridentino, non si
trovando jmpedimento
alcuno contra hessiro matrimonio
publice in facie ecclesie e
foro benedetti per don Leonardo di Ugo,
prenti il signor
Ieronimo Russo e monsignor Vincenzo
Piamontese SEGRETO'. !!!
Un'analisi critica dei matrimoni tra
forestieri e nubili del
luogo induce a pensare, ove si faccia
mente locale ai cognomi
delle spose che appaiono poco
racalmutesi e scarsamente
diffusi, che l'apertura sociale fosse
meno effettiva di quel
che appare a prima vista. Ove si
eccettuino quelli di Grotte o
di Agrigento, i forestieri che si
sposavano a Racalmuto
trovano partito tra le vedove oppure
tra famiglie da poco
trapiantate. Peraltro, anche da questo
lato, Racalmuto Š nel
cinquecento paese di grossa immigrazione.
Un quadro sinottico
dei matrimoni con forestieri Š, in tale
ambito, molto
significativo.
!
f- l1 anno Matr.ni abitanti q.nte nuz.t… Matr.
con %su
q. su 1000
n.ro presunti
per mille forestieri matr.
abitanti
1582
14 4300 13,03 2
14,29 0,47
1583
45 4300 10,46 3
6,67 0,70
1584
50 4300 11,63 2
4,00 0,47
1585
28 4350 6,44 7
25,00 1,61
1586
41 4350 9,43 12
29,27 2,76
1587
54 4350 12,42 16
29,63 3,68
1588
62 4350 14,25 10
16,13 2,30
1589
38 4350 8,74 7
18,42 1,61
1590
37 4400 8,41 3
8,11 0,68
1591
22 4400 5,00 2
9,09 0,45
1592
58 4400 13,18 12
20,69 2,73
1593
50 4400 11,36 7
14,00 1,59
1594
61 4400 13,86 20
32,79 4,55
1595
40 4447 8,99 9
22,50 2,02
1596
57 4447
12,82 12 21,05
2,70
1597
23 4447 5,17 3
13,04 0,67
1598
36 4447 8,09 1
2,78 0,22
1599
31 4447 6,98 0 -
-
1600
32 4447 11,51 2
6,25 0,45
f+l2 Sull'intero aggregato abitativo, il numero
di nozze con
forestieri non Š molto elevato: il
massimo si attesta nel 1594
con il 4,55 per mille seguito dal 3,38
per mille del 1587; i
minimi si registrano nel 1599 (nessun
matrimonio con
forestieri), nel 1598 (0,22 per mille),
nel 1597 (0,67 per
mille) e prima nel 1591 (0,45 per
mille) o nel 1584 (0,47 per
mille). Diversa, invece, l'incidenza
sul numero dei matrimoni
annui: ben il 32,79% nel 1594 ed oltre
il 29% nel 1586 e nel
1587. Gli anni di maggiore intensit…
matrimoniale furono il
1584 (q. di nuzialit… 11,63 per mille);
il 1587 (q. di n.
12,42 per mille); il 1588 (q. di n.
14,25 per mille); il 1592
(q. di n. 13,18 per mille); il 1594
(13,86 per mille) e il
1596 (12,82 per mille). In sintonia con
tale intensit… furono
i matrimoni con forestieri negli anni: 1587, 1588, 1592,
1594 e 1596.
!
Scarseggiarono i matrimoni negli anni:
1585 (q.nte di nuz.t…
6,44 per mille); 1591 (5 per mille) e,
consecutivamente, nel
triennio 1597 (5,17 %o) 1598 (8,09%o) e
1599 (6,98%o).
Parallela la flessione di matrimoni con
forestieri:
nel 1591, solo il 9,09%; nel
1598, il 2,78% e nel 1599 nessun matrimonio con non
racalmutesi. Per contro, nella scarna
nuzialit… degli anni
1585 e 1597, i matrimoni con non
indigeni furono
rispettivamente del 25% e del 13,04%,
in sintonia con quanto
avvenne negli
anni di magra del 1589 con il 18,42% e
del 1595 con il 22,50%.!!!
I matrimoni tra titolati (monsignori,
magnifici e
gentiluomini) furono non pochi e
l'irrinunciabile
conservatorismo siciliano impediva
digressioni dai ceti di
appartenenza. Lo spaccato dell'alta
societ… racalmutese di
allora si coglie intero da quegli atti
matrimoniali e val
quindi la pena di schematizzare. !
f- ANNO
Sposo Sposa
l1 1583
LA LUMIA magnifico Giseppi
D'AMEDA magnifica Margarita
1583
CATALANO magnifico Marino XAXA
Blancuzza
1588
CORNIGLIA magnifico Leonardo GAETANO magnifica Natalicia
1588
LAMPOZZO SERAVIGLIO m.co Jo: MIRAGLIA magnifica Joa.lla
1588
D'AFFLITTO magnifico Carlo LU
BRUTTO Magnifica Jua.lla
1590
IUSTINIANO magn.co Hieronimo MANTEGNA nobili Beatruzza
1590
CICCARANO magifico Antonino
PIAMONTISI magn. Antonella
1592
GRILLO SAURO notaro Joseppi
MAGALUSO Antonella
1592
CASTROJOANNI magn.co Angilo
CICCARANO mag.ca Elisabetta
1593
ALAIMO Magnifico Pietro
MACALUSO magnifica Maruzza
1595
CHIRCO' magnifico Jacubo LA
LUMIA magn.ca Vatricella
1595
CASTROJO: Hectaro Micheli
MONTELEUNI Costanza
figlio di notaro Hieronimo figlia di notaro Cola !!!
f+l2 Altri casati di elevato lignaggio sono
reperibili tra i testi
alle nozze. Abbiamo i seguenti
magnifici: Iacubo di POMA;
Pietro TODISCO; Jacubo PIAMONTISI; Cola
MONTELIUNI; Artali
TODISCO; Bernardino BAVERA; Martino
RIZZO; misser Filippo
VACCARI; Gasparo MUNTILIUNI; notaro
Giseppi CURTO; messere
Giuseppe AGRO'; Francesco SANGUINEO;
messer Giuseppe SALVO;
notaro Jo: Vito d'AMELLA; Angelo di
UGO; Chimenti MISSINA;
Dario PIAMONTISI; ill.mo don Gerolamo
RUSSO; Mariano SCIBETTA
e notaro Joseppi SANTANGILO; !!!
L'infittirsi degli affari fa
proliferare un nugolo di notai:
ne contiamo ben 7 : notaro
Castrogiovanni
Girolamo; notaro Giuseppe Santangelo;
notaro Jo:Vito d'Amella;
notaro Giuseppe Curto; notaro Cola
Monteleone; notaro Gasparo
Monteleone e notaro Sauro e
Grillo. !!
I 'mastri' che in quel torno di tempo
contraggono matrimonio
sono n. 36 (4,62%); riusciamo ad
individuare 11 altri mastri
tra i genitori degli sposi; oltre 20
spose sono figlie di
mastri; tra i testi si annovera almeno
una ventina di
elementi della maestranza locale prima
non individuati. Non si
Š dunque molto lontani dal vero
supporre che almeno un quarto
della popolazione attiva maschile era
dedita ai pi— vari
mestieri. Qualche raro nobile, tanti
preti, non pochi
professionisti ed impiegati da una
parte e, naturalmente, un
predominio degli addetti
all'agricoltura dall'altra. !!!
Il ceto sacerdotale emerge in modo
vivido e ben delineato
dagli archivi parrocchiali. Presente,
attivo e autoritario fu
di certo l'arciprete don Michele
Romano, ne fu Vicario don
Giuseppe d'AVERNA. L'arciprete don
Michele ROMANO muore
il 28 luglio 1597. Negli atti di
matrimonio ci Š dato di
leggere: 'DIE 28 Julii X Ind. 1597.
Incomensa lo conto delli
inguaggiati dopo la marte del arciprete don Michele
Romano'.
Fto: illeggibile. Sono poi sedici
religiosi che, in modo o in un altro,
lasciano i segni della
loro presenza nell'ultimo ventennio del
'500: Monsirrato di
AGRO'; don Vito ALONGI; frati Antonino
AMATO; don Gioseppe di
AVERNA; don Lonardo CASTELLANA; don
Paolino PALADINO; don Lisi
PROVINSANO; don Angelo DARDO; don
Balthasaro FERRAGUTO; don
Joanni MACALUSO; don Francesco
NICASTRO; don Michele ROMANO;
don Giuseppe
SANTOSTEFANO; don Nardo SPALLETTA; don
Joseppi SUTOTURISI e
don Leonardo di UGO. !!!
Risale ad un secolo dopo (20 settembre
1699) una RELATIO ad
LIMINA del Vescovo di Agrigento (e cioŠ
una delle relazioni
triennali che i vescovi erano tenuti a
fare alla Sede
Apostolica dopo il Concilio di Trento
sullo stato della
propria diocesi). L troviamo un ampio
ragguaglio sulla vita
religiosa di Racalmuto e val la pena di
richiamarla
consentendoci un quadro di raffronto
con quanto emerso dalla
documentazione d'archivio sotto esame
(cfr. Archivio Segreto
Vaticano: Agrigentum, relationes ad
limina, B18 - f.314). ''
RECALMUTUM - Cittadina (oppidum) di
cinquemila abitanti sotto
la cura di un arciprete, la cui
elezione ed istituzione sono
da tanto tempo di diritto comune.
Costui ha per il proprio
sostentamento quasi duecento scudi.
Nella chiesa maggiore si
recitano quotidianamente le 'hore
canonice' da parte di
sacerdoti vestiti con paramenti
canonicali (Almutiis
insigniti). Vi sono cinque conventi di
religiosi: !
-
dei Carmelitani, con tre sacerdoti e due laici; !
- dei Minori Conventuali, con tre
sacerdoti e un laico; !
- dei Minori di Regolare Osservanza,
con 4 sacerdoti e 3
laici; !
- dei Riformati di S. Agostino con tre
sacerdoti e due laici; !
- una casa addetta ad ospedale in cui
stanno i frati di S.
Giovanni di Dio, al momento un
sacerdote e due laici.
Reputo qui di rappresentare che questi
religiosi, dopo avere
accettato di accudire all'ospedale, non hanno giammai pensato
di rinunciare all'istituto ospedaliero,
eppure si sono
limitati a consumare soltanto per sŠ il
reddito dell'ospedale.
Ed essendo esenti dalla giurisdizione
del vescovo ordinario,
non vi sono forze per costringerli a rinunciare ed a lasciare
i locali del convento. !!
Sorge un monastero di monache sotto la
regola del terzo ordine
di San Francesco ove servono il Signore
otto professe corali;
due novizie e 5 converse. !!
Oltre alla chiesa maggiore ed a quelle
conventuali prima
segnalate, vi sono quindici chiese, con
quarantasette
sacerdoti e trentasei laici.'' !!
Siffatta popolazione religiosa era meno
vasta alla fine del
'500, ma pur sempre numerosa. Fra i
testomini alle nozze
incontriamo: il sudiacono Francesco
Lupo; il chierico Angilo
Cimbardo; soro Lauria Morriale; il
chierico Pietro Castilano;
il chierico Jacubo d'Avella; il
chierico Gioseppi Alberto; il
chierico Simuni Alberto; il chierico
Francesco Muntiliuni; il
chierico Santo Agro'; il chierico
Pietro Nobili; il chierico
Zacharia Rizzo; il chierico Pietro
Macaluso; il chierico
Jurlando Morreale; il chierico Pietro
Curobi; il chierico
Antonino Mule'; il diacono Caloyaro di
Franco; il chierico
Gasparo Gulpi; il chierico Giuseppe
Sanfilippo; il chierico
Pietro Tuzzolino; il chierico Giuseppe
Minsau; il chierico
Jacopo Vella; il chierico Giuseppe Lu
Sardo; il chierico
Gioseppi di Girgenti; il chierico
Pietro Grillo; sudiacono
Fabrizio Muntiliuni; fra' Paolo Fanara;
il chierico Filippo
Sabella e fra' Giseppi di Pomo.
Ascendono a 22, dunque, i
chierici, cifra non molto lontana dai
36 chierici che
gravitavano sulle chiese racalmutesi
nel 1699. !!
Lo stretto ordine cronologico seguito
nell'annotare gli atti
di matrimonio non impedisce agli
archivisti parrocchiali di
segnare talora resoconti economici e
pagamenti vari
effettuati. Non sono privi di interesse
e non Š quindi
superfluo riportare quelle note
contabili: !
f-l1 7/1/1592: Mangiameli - 'Pagaro al p.tre
arcipreti'; !
7/1/1592: Lauricella - 'Pagaro al p.tre
arcipreti'; !
19/1/1592: Muzicato - 'Pagaro al p.tre
arciprete'; !
19/1/1592: Casuchia - 'Pagaro al p.tre
arciprete'; !
2/2/1592: Curto:'pecunia habet dominus
nostere archipresbiter'!
26/8/1596: Spalletta: 'unu anello don
Fran.co'; !
21/10/1596: 'Fin qui son pagato don
Michele Romano'; !
3/11/1596: Muntana: 'Fin qui son pagato don M. Romano'; !
16/11/1596: Cicala: 'gratis'; !
25/11/1596: Girgenti:'per un anello
inpotere del arciprete'; !
10/2/1597: Cala': 'fin qui
pagato'; !
'Die 24 ottobris X ind. 1597. Mi detti
lu cunto don Leonardo
Spalletta delli sponczalicii a mia don
Giuseppe Romano come
procuraturi di mons. ill.mo' !
'ADI 6 febraurii 1598 - feci conto de
inguagiati don Leonardo
Spalletta con me don Joseppi
Romano'; !
'DIE 16 Julii XI ind.nis 1598: Pigliau
la possessioni don Vito
Belloguardo e don Antonio d'Amato
procuratori di don Lexandro
CAPOZZA per l'arcipretato di Racalmuto
come appare per atto
plubico'.
!
'DIE 14 agusti XIIe ind.nis 1599 -
Pigliao la possessioni don
Vito BELGARDO canonico di Gergenti et don
Mariotta di la
magiore ecclesia di Racalmuto per don
Lexandro Capocia'; !
'DIE 15 agusti XIe ind. 1598 -
Incomensao don Matteo Gueli a
diri missa ...per ecclesia di
Racalmuto'; !
'Di la majori eccelsia di Racalmuto
pigliao pochi fiori don
Andria Argumento a li 7 di marzo XIII
ind. 1600'. !!!!
f+l2 A don Michele ROMANO sembra dunque
succedere don Lexandro
CAPOZZA nell'arcipretura di Racalmuto.
Ma questi, conseguita
l'arcipretura forse con concorso, Š
riluttante a insediarsi
nel lontano 'oppidum'. Non ne prende
possesso personalmente,
ma vi manda due procuratori,
naturalmente con tanto di atto
pubblico. L'eterna questione agitata
dal Concilio di Trento
sulla necessit… dello stanziamento in
loco dei pastori, pare
che non investa solo i vescovi ma anche
le arcipreture nella
Sicilia del Viceregno spagnolo. Di
questo Lexandro CAPOZZA,
arciprete latitante di Racalmuto, non
troviamo traccia negli
archivi parrochiali per almeno un altro
anno. Morto il Romano
nell'ottobre del 1597, si aspetta il
luglio per vedere i
procuratori del nuovo arciprete, la cui
presenza chiss… se mai
c'Š stata in Racalmuto ma alla cui
borsa affluivano i 200
scudi arcipretorali del nostro
'oppidum', munito di autonomia
antica di diritto comune. Ancora a met…
agosto del 1599, di
questo arciprete Capozza o Capocia
neppure l'ombra: solo
giungono i canonici agrigentini a
riscuotere i lucenti
scudi racalmutesi 'd'ordine e per
conto', da buoni procuratori
di quel fantomatico arciprete di cui
storpiano il cognome. !!
Piluccando tra il colorito frasario
della documentazione, ci Š
consentita una ricognizione di modi di
dire e lemmi del
dialetto racalmutese del '500.
'Contrassero' diviene 'contra
essiro'; 'foru benediti nella missa per
me..' traduce: furono
benedetti nella messa celebrata da
me...'; la Matrice viene
chiamata 'la majori ecclesia'; 'molta
gente' viene indicata
con locuzioni approssimative quali
'molti altri genti' o 'et
multa quantitati di agenti'.
'Racalmuto' Š spesso scritto
correttamente, ma talora Š storpiato in
'Rayalmoto',
'Raulmutu' e 'Recalmuto'. Grotte Š
chiamata 'la terra di li
Groti' o 'di li Grutti'. Affiorano
termini e verbi quali
'Jongno'; 'cunto'; 'inguagiati';
'pigliao'; incomensao';
'abrili'; 'diri missa'; 'possessioni';
'sponczalicii';
'habitaturi'; 'essirili stata morta';
'muglieri'. !!!
Le mie personali radici racalmutesi
risultano comprovate dal
seguente atto matrimoniale: '' 18
gennaio 1587 - Jacubo
TAVERNA e Natalina di CAVALARO di la
terra di RAYALMOTO,
servatis servandis e fatti li tre
denonciationi inter missarum
solemnia, non si trovando inpedimento
alcono, contra essiro
matrimonio publice in facie ecclesie e
foro beneditti ne la
missa celebrata per me don Paolino
Paladino, presenti
Antonuzzo Moriali e presbiter Francesco
Nicastro e multa
quantit… di agente'. Il matrimonio fu
celebrato di domenica e
fu quindi piuttosto solenne. !!!
Un altro esempio lo riportiamo per la
peculiarit… della deroga
episcole che occorse data la
giovanissima et… della sposa, che
doveva avere meno di quattordici anni:
quasi una bambina. 'DIE
20 januarii IIIe ind. 1590 - Mariano
SANTO ANGILO con
Caterinella figlia di Vincenzo et
Antonella DI FALCO, dem.to
delli sp.li e M. R.ss. don Thomasi di
Leto e don Francesco
Zangalis in similibus pietatem
habentium non obstante etate
non q.pleta ditte Caterinelle viri
potentis dato al R.s.
Arcipresbiter, servatis servandis e
fatte le tre denunciatione
inter missarum solemnia e servato
l'ordine sinodali non si
havendo retrovato impedimento alcuno,
publice contrassero
matrimonio in facie ecclesie e foro beneditti per don Paolino
Paladino, presenti lu p. don Joseppi di
Averna e padre
Francesco Nicastro e clerico Angilo
Limbardo cum multa
quantit… di genti''. I curiali don Tommaso
Leto e don
Francesco Zangalis forniscono dunque un
documento di dispensa
matrimoniale alla giovanissima
Caterinella, che non ha ancora
raggiunto l'et… per un 'vir potens',
spinti da un sentimento
di piet…. La formula, press'a poco dice
questo: il senso Š
alquanto recondito ed un po'
pruriginoso. !
Che a quell'epoca, le ragazze si
sposassero spesso appena
raggiunto il quattordicesimo anno di
eta' risulta provato da
questi ed altri documenti. TAIBI
Mariella si sposa nel 1585
con Antoninno Alaimo di 'Grutti' a soli
quattordici anni
(meno un mese); a quindici anni si
sposa, l'8/9/1585,
Margherita JURDANO; l'orfanella VACCARO
Jacobella ha da poco
superato i quattordici anni quando, il
3 novembre 1585, sposa
Paolo La Licata; nelle stesse condizioni,
RIZZO Juannella,
andata sposa a Jeronimo Garlisi il 7
gennaio 1586; quindicenne
la sposina Catrinella TERRANOVA (7
gennaio 1587). !!!!
Nota dolente Š quella della breve vita
media: si pensi che
n.109 sposi sono gi… sicurante orfani
di padre (il 14%); n. 29
risultano orfani di madre ( e qui va
notato che raramente
viene trascritta la maternit…: solo 245
volte e tanto consente
di calcolare attorno al 12% gli sposi
orfani di madre);
quanto alle spose, sono 113 quelle
sicuramente orfane di padre
(delle vedove non sappiamo nulla in
proposito e di tante spose
non viene indicata per nulla la
paternit…: siamo quindi ben
oltre l'apparente 15%). Quando
esamineremo il libro dei morti
avremo, comunque, possibilit… pi— vaste
per cercare di stimare
la vita media dei racalmutesi tra i
secoli XVI e XVII, nonchŠ
di effettuare altre misurazioni sulla
mortalit… infantile ed
altri aggregati demografici. !p?