domenica 30 giugno 2013

IL POPOLO CONTESTA E DENUNCIA --- I COMMISSARI NON SANNO (O NON VOGLIONO SAPERE?)

MEDITATE GENTE MEDITATE GENTE

(COMMENTO DI UNA RACALMUTESE doc)

ora ti riporto un vecchio detto." Cu pussedi un tesoru e nun lu sapi e' chiu' poviru di chiddru ca nun l'avi ". Ebbene si, questo paese ha delle potenzialita' e delle ricchezze che non sappiamo sfruttare affatto. Io questo l'ho sempre pensato e detto quando ne ho avuto occasione, ma figurati, a me chi mi sente ! povero Castello , svenduto a 200.00 euro a serata.........certo che se hanno intenzione di continuare ad affittarlo per 200.00 euro ai poveretti che devono festeggiare la cresima del figliuolo, secondo me manco conviene che Agato Bruno esponga i suoi quadri. Rischia di trovarli lerci di qualche fetta di torta a buon prezzo. Stessa cosa dicasi per Accursio Vinti che stimo anch'io sia come artista che come persona.

i pittorelli del nulla pluri-officiati

 
 
Pare che io abbia raccomandato pittori senza valore e magari trascurato imbrattatele che occupano megauffici medievali e vi stanno a telefonare all'infinito per inezie facendo aspettare all'impiedi personalità di alto rilievo che stizziti se ne vanno via, senza potere esplicitare i loro alti messaggi.


Certo quei mega uffici sarebbero da adibire a mostre di alta cultura e di opere di autori a rinomanza internazionale come da inviati e snobbati curricula vitae. L'inefficienza è poi in costoro tanto grande da continuare a fare come sala riunioni un massacro edilizio al secondo piano di un castello medievale la cui acustica è proprio nulla (forse un bene perché non si sente nulla e le idiozie incolte anche se di genere femminile non vengono manco percepite). L'ignoranza prepotente è poi tanta e tale che si lascia alle banderuole di nessun valore o agli esodi dal Teatro Regina Margherita la cappella palatina dei carretteschi dalla acustica mirabile. Ne ho tanto scritto, ne ho fatto anche una trasmissione televisiva ma pare ciò non valga molto perché invece di reclamizzare efebici scultorelli


dell'alabastrino o ingenue imitazioni in viola mi sono da qualche settimana invaghito di un concorrente dall'arte astratta, che invero alla Sciascia ha grandi messaggi e ardui segreti intimisti da stendere su grandi tele, anche in quelle un tempo usate per fare in estate il famoso "astrattu" racalmutese ed anche grottese. Sì, Accursio Vinti mi piace molto e mi industrierò a "raccomandarlo" perché grande pittore e non certo connivente pittorello del nulla.

 

Le mie carte alla Matrice (PROPRIETA'PRIVATA DELL'AUTORE CHE NON AUTORIZZA ALCUNA RIPRODUZIONE).

Qualche dato storico sull'ex chiesa di San Sebastiano a Racalmuto. Stralci da miei vecchi studi, ora rinvenuti in un pingue faldone che padre Puma deteneva negli uffici parrocchiali di Racalmuto. Dovrebbero far parte dello "spoglio" ereditario del defunto arciprete di pertinenza della Curia Arcivescovile di Agrigento, che ovviamente non se ne cura.

Risale ad un secolo dopo (20 settembre 1699) una RELATIO ad
LIMINA del Vescovo di Agrigento (e cioè una delle relazioni
triennali che i vescovi erano tenuti a fare alla Sede
Apostolica dopo il Concilio di Trento sullo stato della
propria diocesi). Là, troviamo un ampio ragguaglio sulla vita
religiosa di Racalmuto e val la pena di richiamarla
consentendoci un quadro di raffronto con quanto emerso dalla
documentazione d'archivio sotto esame (cfr. Archivio Segreto
Vaticano: Agrigentum, relationes ad limina, B18 - f.314). ''
RECALMUTUM - Cittadina (oppidum) di cinquemila abitanti sotto
la cura di un arciprete, la cui elezione ed istituzione sono
da tanto tempo di diritto comune. Costui ha per il proprio
sostentamento quasi duecento scudi. Nella chiesa maggiore si
recitano quotidianamente le 'horae canonicae' da parte di
sacerdoti vestiti con paramenti canonicali (Almutiis
insigniti). Vi sono cinque conventi di religiosi: !
- dei Carmelitani, con tre sacerdoti e due laici; !
- dei Minori Conventuali, con tre sacerdoti e un laico; !
- dei Minori di Regolare Osservanza, con 4 sacerdoti e 3
laici; !
- dei Riformati di S. Agostino con tre sacerdoti e due laici; !
- una casa addetta ad ospedale in cui stanno i frati di S.
Giovanni di Dio, al momento un sacerdote e due laici.
Reputo qui di rappresentare che questi religiosi, dopo avere
accettato di accudire all'ospedale, non hanno giammai pensato
di rinunciare all'istituto ospedaliero, eppure si sono
limitati a consumare soltanto per loro il reddito dell'ospedale.
Ed essendo esenti dalla giurisdizione del vescovo ordinario,
non vi sono forze per costringerli a rinunciare ed a lasciare
i locali del convento. !!
Sorge un monastero di monache sotto la regola del terzo ordine
di San Francesco ove servono il Signore otto professe corali;
due novizie e 5 converse. !!
Oltre alla chiesa maggiore ed a quelle conventuali prima
segnalate, vi sono quindici chiese, con quarantasette
sacerdoti e trentasei laici.'' !!
Siffatta popolazione religiosa era meno vasta alla fine del
'500, ma pur sempre numerosa. Fra i testomini alle nozze
incontriamo: il sudiacono Francesco Lupo; il chierico Angilo
Cimbardo; soro Lauria Morriale; il chierico Pietro Castilano;
il chierico Jacubo d'Avella; il chierico Gioseppi Alberto; il
chierico Simuni Alberto; il chierico Francesco Muntiliuni; il
chierico Santo Agro'; il chierico Pietro Nobili; il chierico
Zacharia Rizzo; il chierico Pietro Macaluso; il chierico
Jurlando Morreale; il chierico Pietro Curobi; il chierico
Antonino Mule'; il diacono Caloyaro di Franco; il chierico
Gasparo Gulpi; il chierico Giuseppe Sanfilippo; il chierico
Pietro Tuzzolino; il chierico Giuseppe Minsau; il chierico
Jacopo Vella; il chierico Giuseppe Lu Sardo; il chierico
Gioseppi di Girgenti; il chierico Pietro Grillo; sudiacono
Fabrizio Muntiliuni; fra' Paolo Fanara; il chierico Filippo
Sabella e fra' Giseppi di Pomo. Ascendono a 22, dunque, i
chierici, cifra non molto lontana dai 36 chierici che
gravitavano sulle chiese racalmutesi nel 1699.

Adde, tra il convento di San Giovanni di Dio e il successivo oratorio del Thao (poi chiesa francescana di Sant'Anna) sorgeva il vetusto edificio della chiesa sub titulo SANCTI SEBASTIANI non solo nei secoli ma anche recentissimamente vulnerato persino con fondi pubblici. Residuano oltre l'interno anche due paraste esterne. All'interno furono collocate varie tele del (o attribuite a) Pietro d'A. Le tele, dopo restauro a Palermo con fondi pubblici, furono ivi sistemate da padre Puma a mo' a mo' di Pinacoteca sempre con fondi pubblici.
Ricerche, testo e traduzioni di Calogero Taverna, unico autore

s+l2<   nr58nc125p14                                                     

xk      NOZZE DEL '500 NELLA TERRA DI RACALMUTO                       !!!!

        In bella rilegatura, con una rubrica alfabetica di apertura      

        (per• incompleta e relativa ai nomi, anziche' ai patronimici),   

        intramezzato da citazioni latine, Š conservato nella Matrice     

        un libro di 'matrimoni' che dal 2 settembre 1582 (inizio della   

        undicesima indizione 'bizantina') ci conduce passo passo sino    

        al 13 'agusti' del 1600.                                      !! 

        Nella rubrica alfabetica di quegli atti matrimoniali, molte      

        lettere sono precedute da versetti religiosi in latino che       

        hanno una qualche attinenza con la lettera dell'alfabeto         

        interessata. Prima della 'E', crediamo di leggere 'Emmanuel      

        vocabitque nomen eius ut sciat et probare et eligere natum       

        hominis'. Alla lettera 'Q' Š anteposto il detto 'queretis me     

        et non invenietis'. Poi, per celia o per sadico astio di         

        votati al celibato contro nubendi che si vorrebbero iellare, Š   

        scritto, a premessa della lettera 'T': "Tempus eorum breve       

        est".  Suggella l'esordio del registro degli atti matrimoniali   

        un catastrofico 'et omnes sicut aqua dilabimur'.              !! 

        L'ordine alfabetico, la rilegatura e le prave citazioni latine   

        sembrano opera settecentesca, connessa al riordino               

        dell'archivio parrochiale del 1731 sotto la sorveglianza         

        dell'arciprete Algozini che abbiamo avuto modo di rievocare.  !  

        Ma il latino Š ben conosciuto anche dai preti archivisti del     

        '500 racalmutese. 'Adsit principio virgo beata meo', invoca il   

        sacerdote che si accinge a trascrivere gli atti di battesimo     

        della XI indizione (settembre 1582). Per la curia romana,         

        tutto il 1582 rientra nella decima indizione. Perche' allora a   

        Racalmuto il 2 settembre 1582 (la  prima registrazione del       

        nostro fascicolo) viene segnato come XI indizione? Non e' un     

        errore del prete: come abbiamo pi— volte segnalato, da noi       

        perdurava l'anno bizantino che era retrodatato al primo di       

        settembre. Il Cappelli (cfr. A. Cappelli: Cronologia             

        Cronografia e Calendario Perpetuo, Hoepli - Milano  - 1983,      

        pag. 6) ben ci illustra la questione: 'l'INDIZIONE - precisa -   

        Š un periodo cronologico di 15 anni, originario, a quanto        

        pare, dall'Egitto e che, dal sec. IV in poi, divenne una delle   

        pi— importanti note croniche dei documenti, tanto in Occidente   

        che in Oriente. Il suo punto di partenza risale ai tempi di      

        Costantino il Grande e precisamente al 313 dell'Era Cristiana.   

        Gli anni di ciascuno di questi periodi quindicennali             

        numeravansi progressivamente dal 1 al 15, poi si ricominciava    

        da capo, senza mai indicare di qual periodo indizionale          

        trattavasi. Anche per questo sistema di datazione vari•,         

        secondo i paesi e i tempi, la data del mese e del giorno da      

        cui facevasi cominciare una nuova indizione. In origine pare     

        che il suo punto di partenza fosse al primo settembre, come      

        l'anno bizantino e questa fu detta INDIZIONE GRECA o             

        COSTANTINOPOLITANA, perchŠ molto usata in oriente e              

        specialmente in Grecia. In Italia la vediamo in uso, sino        

        dalla fine del sec. IV, specie in Milano e nel dominio           

        longobardo, tanto pei documenti regi come pei ducali e           

        privati. Fu pure usata a Venezia, Lucca, Pistoja, Prato,         

        Napoli, Puglie, Calabria e in Sicilia.'                       !  

        Anche a Racalmuto, possiamo dunque integrare, con qualche        

        punta di campanilismo.                                        !  

        Se i coevi atti di battesimi ci appaiono disattenti e sciatti,   

        non Š cos per gli atti di matrimonio. Vengono adottate          

        formule  elaborate, con locuzioni latine, non privi di           

        formalismo giuridico. Ci sono, certo, corruzioni linguistiche    

        di derivazione dialettale, ma l'ossatura resta pur sempre        

        dotta, segno di una cultura in seno al clero di Racalmuto non    

        priva di un qualche valore. Viene fuori uno spaccato del         

        locale sacerdozio articolato, piramidale, molto alfabetizzato    

        (pur inflazionato da clerici che riescono poi a raggiungere      

        gli ordini maggiori).                                         !! 

        Il primo atto di matrimonio - dopo perfezionato nella            

        formulazione ed impreziosito da richiami a sinodi diocesani ed   

        a dettami tridentini - appare, gi…, molto paradigmatico e val    

        la pena di riportarlo integralmente: prove ed indizi di quanto   

        abbiamo prima asserito vi sono sparsi a profusione. Il nostro    

        registro, dopo la invocazione latina alla Vergine di prima,      

        cos esordisce: 'Die 2 settembre XIe Ind.s 1582 anni con.nis     

        (conciliationis) incipientis - Giseppe figlio delli q.dam        

        (quondam) Antonino et Catherinella Morriale con Catherinella     

        f. di Paulo e la q.dam Francesca Barba, servatis servandis e     

        fatte le tre denunciatione inter missarum sollemnia, non si      

        trovando impedimento alcuno contrassiro matrimonio pp.ce         

        (publice) in facie ecclesie e gli fo fatta la beneditione per    

        me don Michele Romano arciprete, p.nti (presenti) clerico        

        Francesco Nicastro e clerico Orlando di Averna e molti altri     

        genti'.                                                       !  

        Due chierici e un arciprete vengono subito testimoniati. Il      

        Nicastro sar… dopo prete e cappellano; il Romano Š arciprete     

        abbastanza colto, che sa di latino e di diritto - possiamo       

        supporlo 'doctor in utroque iure' - e che non disdegna di        

        benedire le nozze volendo essere attivo nel suo sacerdozio. Ma   

        tocca a lui compilare la formula di rito per la registrazione    

        dell'atto matrimoniale: i cappellani, dopo, la ricalcheranno     

        con errori e adulterazioni. Il successivo 10 ottobre, ecco, ad   

        esempio, come la formula viene storpiata: ' eodem - Mastro        

        Joani Lumardo di la cita di Castro Joanj cum Rosella f. di       

        Agustino e Joanella di m.o Arigo servatis servandindis e fate    

        le tre denucziacione e jntenter misarum solemnia non si          

        trovando inpedimento alcono contra essiro matrimonio p.e p.e     

        jn facie clesie e foru benedetj ne la missa celebrata per me     

        don Paulino Paladino cappellano di la matri eclesia p.nti        

        sudiacono Frazinsco Nicastro e lu magnifico Jacobo Piamontisi    

        e m.o Masi Monsignore'.                                       !  

        Ma storpiature a parte, quante altre notizie anche qui: il       

        Nicastro Š divenuto 'sudiacono' (il 9 gennaio del 1583           

        lo riscontremo diacono e poi                                     

        prete); Jacobo Piamontisi Š un 'magnifico'  e ci• ci fa          

        pensare a un forestiero con inacrichi amministrativi pubblici    

        in paese. Il Lumando Š un 'mastro' che viene da Castrogiovanni   

        e che pu• accasarsi in Racalmuto sposando la figlia di un        

        altro 'mastro': Agustino Arigo. Abbiamo un' altra delle tante    

        conferme di una 'terra' di Racalmuto alacre, industriosa ed      

        aperta alle maestranze esterne.                               !! 

        La raccolta contiene n. 779 atti di matrimonio relativi ai       

        seguenti anni o scorci di anno e cos statisticamente            

        inquadrabili:                                                 !  

f- l1    anno              Matrimoni  abitanti quoziente nuzialit…       

                              n.ro     presunti     per mille            

         1582  (2/9-31/12)     14       4300          13,03 (7,33)(1)    

         1583                  45       4300          10,46 (7,33)       

         1584                  50       4300          11,63   ''         

         1585                  28       4350           6,44   ''          

         1586                  41       4350           9,43   ''         

         1587                  54       4350          12,42   ''         

         1588                  62       4350          14,25   ''         

         1589                  38       4350           8,74   ''         

         1590                  37       4400           8,41   ''         

         1591                  22       4400           5,00   ''         

         1592                  58       4400          13,18   ''         

         1593                  50       4400          11,36   ''         

         1594                  61       4400          13,86   ''         

         1595                  40       4447  (1)      8,99   ''         

         1596                  57       4447          12,82   ''         

         1597                  23       4447           5,17   ''         

         1598                  36       4447           8,09   ''         

         1599                  31       4447           6,98   ''         

         1600 (sino al 13/8)   32       4447          11,51   ''         

        (1) Dato relativo alla Sicilia del 1861 secondo il Longhitano.   

        (2) Dato desunto da 'Dizionario Topografico della Sicilia' di    

             Vito Amico.                                              !!!

f+ l2   Il quadro statistico si arricchisce di elementi chiarificatori   

        della vita sociale dell'epoca: veniamo a conoscere che tante     

        spose restano presto vedove, ma non vi Š remora alcuna alle      

        loro seconde nozze. Invero, a sposarle pi— che i compaesani -    

        che ci sembrano vittime di pregiudizi sessuali e di gelosie      

        per la prima notte - sono i 'forestieri'. La chiesa locale un    

        qualche allineamento alla cultura matrimoniale del luogo         

        mostra di subirlo. Le vedove che si risposano - e spesso         

        trattavasi quasi bambine, visto che a quattordici anni le        

        donne spesso convolavano a 'giuste' nozze - vengono              

        melanconicamente designate con il termine latino di 'relicta'.   

        Non rientravano nel patronimico di nascita: ognuno di loro era   

        solo 'la relicta di lu quondam' con nome e cognome del marito    

        defunto.                                                      !! 

        Nella documentazione, il primo di tali matrimoni risale al 22    

        febbraio 1583. Riguarda: 'Joanj Fadecta figlio di lu condam      

        Joanj Fadecta con Rosella muglieri di lu condam Antonino Santo   

        Filippo.....''. Appare un mastrimonio solenne per la             

        presenza di testi eccellenti. 'P.nti - prosegue infatti l'atto    

        - lu mang.co Paulo Catalano, Joanj Xortino e Franchico Lupo e    

        multa quantitati di agente'. Purtuttavia, uno sposo orfano di    

        padre ed una vedova non celebrano le nozze di domenica: qui Š    

        solo marted, sia pure il marted 'grasso' del 1583. Abbiamo     

        appurato che Š una costante il matrimonio di vedove nel corso    

        della settimana: le nozze veramente solenni avvengono, invece,   

        di domenica o nei giorni festivi oppure di sabato.            !! 

        Di un certo rilievo Š il riparto per anno dei matrimoni delle    

        vedove:                                                       !  

f-l1    Cognome del    nome     II.o marito             Paese di orig.   

        I.o marito                                      II.o marito      

                                                        (se diverso da   

                                                         Racalmuto)      

        1583                                                              

        1 Santo-Filippo  Rosella   Fadecta       Joanj                   

        2 Vanilla        Juanella  La Licata     Vicenso                 

        3 Castagna       Nuczia    Xaviteri      Petro    Santo-Filipo   

        4 Capoblanco     Francisca Bocoleri      Bernardo                

        1584                                                             

        1 Lu Broto       Joanela   Bocoleri      Vito                    

        2 Magaloso       Contissa  Salamoni      Petro    Groti          

        3 Castrinovo     Vicenza   Massaro (lo)  Josephi                 

        4 Lu Bello       Dama'     Alaimo (d')   Francesco               

        1585                                                              

        1 Micciche'      Felicita  Suttalanzi     Petro    Nicoxia       

        2 Jannuzzo       Beatrici  Bucculeri      Antonio                

        3 Dinulfo        Diana     Mule' (di)     Franco                  

        1586                                                             

        1 Casuccia       Antonia   Chinco         Baptista  Giorgente    

        2 Jo:maria       Angiluzza Morriali       Francesco              

        3 Lo Bosco       Leonora   Lonestho       Deonisi    Maltisi     

        4 Martorana      Antonella Firraro        Lixandro   Sutera      

                         La Matina                                       

        5 Gulisano       Cuntissella                                      

                                   Milioto        Lisi                   

        6 Modica         Marigaritella                                   

                                   Terranova      Mariano                

        7 Marthorana     Joannella Marino         Antonia                

                         Vulpi                                           

        8 Macaluso       Joannella                                       

                         Bocculeri  Lauricella     Vito       Fabaria    

        9 Lu Conti       Joannella  Frangiamori    Josephi               

        10 Piazza-Spinuso Antonella                                      

                          Bocculeri Agro'-Vento    Ja:                    

        11 Sanfilippo    Lauriella  Jangreco       Antonino              

        12 Pitrocella                                                    

           Casanova      Angiluzza  Santo Filippo  Jo:         Juliano   

        1587                                                             

        1 Pulisano       Ioannella  Sutta Santi    Joanni P.ro Nicoxia   

        2 Monteleoni     Antonia    Alferi m.o     Ioseppi   Cannicat   

        3 Barbo          Munda      La Licata      Jacobo    li Grutti   

        4 Romano         Joanella   Barberi        Petro                 

        5 Vinciguerra    Alionorella Alexi (di)    Joseph    Ayduni      

        6 Gaglano        Margarita  Bucculeri      Cristofalo             

        7 Petrocella     Caterj     Cachi          Petro     Girgenti    

        8 Martello       Milia      Lo Conti       Francesco Cirami      

        9 Milioto        Catrinella Saldi'         Joseph    Grutti      

        10 Castronovo    Catrinella Capuczo        Josephi   Mussumeli   

        11 Amedo         Vichinzella Noto          Joani-Antonj          

        12 Barberi       Antonella   Savarino      Luca                  

        1588                                                              

        1 Frangiamuri    Janucza     Castillano    Stefano               

        2 La Mendola     Vincenza    Noranti       Norato                

        3 Infantino      Beatrici    Grachi (di)   Andrea                 

        4 Vanchida       Antonella   Firraro       Petro      Ciramj     

        5 Todisco        Lauria      Mangia m.o    Joannj     Galisano   

        1589                                                             

        1 La Chiana      Antona      Laviangnio    Calogiaro             

        2 Antroroco      Francesca   Rocharo       Salvo     Cannicat   

        3 Blundo         Catrinj     Saguna        Antonino              

        1590                                                              

        1 Romillo        Antonella   Galeto        Filipo                

        2 Lo Bosco       Antona      Agusta        Joseppi               

        3 Agro' (di)     Ioanella    Grillo        Joannj                

        4 Gulpi          Antoninella Alaimo (di)   Marco                 

        1591                                                             

        1 Sanfilippo     Vincenza    La Mantia     Joseppi               

        2 Amella (di)    Antonella   Vigna (di)    Joanni                

        3 Curto La Mantia Pitruza    Pitrocella    Paolo                 

        1592                                                             

        1 Mirabella      Clementia   Muzicato      Joseppi  Castrojo:    

        2 Caltavuturo    Lauria      Milioto       Petro                 

        3 Gueli (di)     Joanella    Rotulo        Fidirico              

        4 Lo Sardo       Bartula     Barba Chiumbuluni                   

                                                   Antonino              

        5 Ginsuni        Joseppa     Birtulino     Gerolimo              

        6 La Lomia       Biancuza    Curto         Antonino              

        7 Tuciolino      Prima       Di Franco     Francesco             

        1594                                                             

        1 Romo           Joaneda     Buxemi mastro Paulino               

        2 Riczo          Frachiscella Zayarigo m.o Antonino   Grutti     

        3 Santofilippo   Antoneda    Montana       Francesco             

        1595                                                             

        1 Lumbardo       Leonora     Galanti (lu)  Vito m.o              

        1596                                                              

        1 Gulpi          Angela      Sanfilippo     Pietro               

        2 La Licata      Margherita  Schillaci      Filippo              

        3 Aleci (di)     Helisabetta Pirruni        Antonino   Ceramj    

        4 Acquista (di)  Angila                                          

                         Puglisi     Barberi        Jo:                  

        5 Firraro        Angila      Mauro          Silvestro            

        6 Arrigo         Angilella   Fixina (di)    Filippo              

        7 Fachiponti     Angela      Catania m.o    Gerlando  Girgenti   

        8 La Lomia       Joanella    Amico (di)     Aloisio  Mussumeli   

        1598                                                              

        1 Martura        Biatrici    Aparo (di)     Scanio               

        1600                                                             

        1 Virtulino      Francisca   Fidirico       Francesco         !!!!

f+l2    Le nozze di vedove si attestano sul 9,11% del totale del         

        campione esaminato. L'andamento non Š stato costante.            

        Riportato ad anno, Š calcolabile il seguente sviluppo:        !  

f-l1    Anno   n.ro matrim.ni   nozze di vedove   percentuale B*100/B    

                   (A)              (B)                                  

        1583       45                4                 8,89              

        1584       50                4                 8,00              

        1585       28                3                10,71              

        1586       41               12                29,27              

        1587       54               12                22,22               

        1588       62                5                 8,06              

        1589       38                3                 7,89              

        1590       37                4                10,81              

        1591       22                3                13,64              

        1592       58                7                12,61              

        1593       50                0                  -                

        1594       61                3                 4,92              

        1595       40                1                 2,50              

        1596       57                8                14,04              

        1597       23                0                  -                 

        1598       36                1                 2,78              

        1599       31                0                  -                

        1600       32                1                 3,12           !! 

f+l2    Le 'relicte' che sposano forestieri sono n. 24 (33,8%), un       

        terzo dunque. Quattro sono di Grotte; tre di Agrigento; due di   

        Mussumeli; due di Canicatt; tre di Cerami; altre sposano        

        gente di Sutera, Favara, Giuliana, Aidone, San Filippo del       

        Mela ed anche di Malta.                                       !! 

        Se racalmutesi sposavano forestiere, fatto del tutto scontato,   

        i registri della Matrice non ne annotavano il matrimonio,        

        spettando alla parrochia della sposa. Pur vista dal solo lato    

        delle donne, l'apertura di Racalmuto all'esterno Š, dunque,      

        ben vasta. A completamento, trascriviamo i forestieri che non    

        si limitavano a sposare vedove racalmutesi, ma anche le locali   

        nubili.                                                       !! 

f-l1        SPOSO                Prov.nza         SPOSA                  

        1582                                                              

        1 BONOINFANTI Battista  Sutera        GRACI Isabella             

        2 LUMARDO m.o Joanj     Castrojo:     ARIGO Rosella              

        1583                                                             

        1 BONJORNO Gian Antonio Ganci         AGRO' (di) Contissa        

        2 PAPALI Filipo         Sutera        XORTINO Contissa           

        1584                                                             

        1 VALANCA Juliano       Mussumeli     AQUISTA Gerlandella        

        1585                                                             

        1 LA ROCCA Cola         Girgenti      CIRAULO Joanella           

        2 LINTINI Gioseppi      Girgenti      AMELLA Alvara               

        3 ALAIMO Antonino       Grutti        TAIBI Mariella             

        4 GANGI Giseppi         Cannicatti'   MULE' Rosa                 

        5 D'ALVARO Rafaele      Terranova     LIXANDRO Marina            

        6 LASCENATO Jacobo      Canicatti'    LIMBARDA Angila            

        1586                                                             

        1 LO GULLO Paolo        Monsmellis    ALAIMO Vincentia           

        2 VINCIGUERRA Giorgio   Grutti        VACCARO Joanella           

        3 ALECI Paolino         Sutera        S.FILIPPO Elisabetta       

        4 GAGLIANO Cola         Villafranca   CHIARAMONTI Geronima       

        5 CINA PANSANO Josephi  Giorgenti     MOLE' Gentilella           

        6 SCURSUNI Paolino      Fabaria       ARMENIO Josepella          

        7 MOSSUTO  Josephi      Favara        MONISTERI Maruzza          

        1587                                                             

        1 VACARO Santo          Sutera        D'AMEDO Jorlandella        

        2 FONTANA Joseppi       Vicari        D'ASARO Catrinella         

        3 GUARACI Masi          Girgenti      MOLE' Gintili              

        4 LANZALACO Antonio     Mussumeli     S.FILIPPO Antonella        

        5 LA MOTTA Cola         Catania       GRILLETTA Joannella        

        6 LAGO Filippo          Girgenti      S.ANGILO Petra             

        7 PAGANI Bastiano       Castroioanni  LA MENDOLA Antonina        

        8 PHIMARTI Bastiano     Troina        LA BRUNA Antonina          

        1588                                                             

        1 MARINO Joseppi        Tortorici     PILLITTERI Letizia         

        2 DIDOMINICO Jo:Bat.sta Caselli       GULPI Sabelluzza           

        3 D'ALVARO Jolio        Terranova     LA LICATA Francesca        

        4 LO PORTO Raineri      Vicari        SCOZZARO Francesca         

        5 MONTISANO Mercurio    Cirami        GUELI Vincenza              

        6 SFIRAZZA Leonardo     Sutera        SINACRA Criscentia         

        7 PUTRICELLO Aloisi     Naro          GUELI Maruzza              

        8 CASABRUNO Andria      Piazza        LA NIVORA Antonina         

        1589                                                              

        1 GRAZIA Antonino       S.Angelo      SPARTI Paola               

        2 RAMUNDO Jacubo        Sutera        BURSALINO Maruzza          

        3 LIBRISI m.o Carlo     Pitralia      LU NOBILI Juanella         

        4 LAIACONO m.o Masi     Aiduni        GUARINO Lucrezia           

        5 VINEURA Francesco     Castrojoanni  MODICA Joanella            

        6 MANCUSO Mariano       Naro          LU BELLA Chaterina          

        1590                                                             

        1 GIGLIA Francesco      S.Blasi       CHIARAMUNTI Angilella      

        2 TINEBRA Joseppi       Castrojoanni  GRACI Agata                

        3 TINEBRA Angilo        Castrojoanni  DI FALCO Minichella        

        1591                                                             

        1 SCHILLACI Vincenzo    Cirami        VAVUSA Angila              

        2 TURANODI Joseppi      Caltabellocta GARLISI Catarina           

        1592                                                             

        1 GRASSO Pascali        Castrojoanni  GUELI Francesca            

        2 SERIO Cesaro          Santo Filippo RIZZO Martina              

        3 MANGIAMELI Ectaro     Milillo       GUELI Angela               

        4 VARELLO Gerlando      Castrojoanni  CIMINI Angila              

        5 LAURICELLA Antonio    Fabaria       MACALUSO Vincenza          

        6 VACCARELLA Andria     Fabaria       MARTORANA Antonella        

        7 VARELLO Paolino       Castrojoanni  MASTROSIMUNI Margaritela   

        8 AJELLO Marco          Ganci         VASSO Paolina              

        9 TERRITU Vincenzo      Sutera        PALAGRO Franceschella      

        10 SALDI' Francesco     Grutti        LA LICATA Sabella          

        11 VICARI Jacubo        Castrojoanni  CARLISI Antonella          

        1593                                                             

        1 VICARI Signorello     Castrojoanni  MINICAZZO Paolinella       

        2 LAZALACO Andria       Mussumeli     PICICA Joseppa             

        3 BUXEMI Pietro         Jorgenti      GRACI Margaritella         

        4 INGRAO Scipiuni       Grutti        SCHILACI Joaneda           

        5 MACARELLA Paolino     Sutera        LA GREZZA Joannetta        

        6 CARMELI m.o Filippo   Turturici     LAUDICO Agata              

        7 MASELLO Bastiano      Gangi         TULOMELLO Francesca         

        1594                                                             

        1 CHIAZZA Minico        Musumeli      VINCIGUERRA Josepa         

        2 STABILI Vicenso       Gangi         LAUDICO Petruzza           

        3 DI LUCA Jacubo        Palermo       GIGLIA Angila              

        4 CONTI Pietro          Cirami        MARTURANA Margaritella     

        5 MIOPLATO Bartolo      Genua         FAIDA Francesca            

        6 BURTULINO Matheo      Mussumeli     MAGRO Maruzza              

        7 MAGALUSO m. Francesco Petralia      PICONI Julia               

        8 BLASI Minico          Mussumeli     GUELI Ieronima             

        9 MAMUNTI Petro         Castrojoanni  PUGLISI Jacupella          

        10 LIUNI m.o Francesco  Palermo       JUSTINIANO Lugrezia        

        11 SANTOANGILO Vicenso  Grutti        CARLINO Vatricella         

        12 FANARA Paolo         Favara        D'ANNA Paolina             

        13 AMICO Filippo        Sutera        CAXA Francischella         

        14 PALUMBO Jacubo       Sutera        VIGNORI Joanella           

        15 TUDISCO Salvaturi    Muntalbano    BURGIO Filippa             

        16 CIMINO Marco         Grutti        DI LURENZA Bettina         

        17 BUCCULERI Calojro    Canicatti'    LA LICATA Margaritella     

        18 MAXILLINI Antonino   Mistretta     CIMBARDO Maruzza           

        19 MAZARA Vito          Cirami        PUMA Jorlandella           

        1595                                                             

        1 MISSINA Angilo        Canicatti'    AMEDDA Catrina             

        2 TADUTO  Filippo       Catalniseta   MASTROSIMONE Antonedda     

        3 MIANO Bastiano        Cerami        FALLETTA Vincenza          

        4 FORTI (lu) Paolino    Camarata      PREGADO Francischella      

        5 PILITERI Marco        Sutera        AMEDA Vicensa              

        6 COCHIARA Filipo       Grutti        FACCIPONTI Jeromedda       

        7 PECURA Filippo        Mussumeli     MATTELIANO Vicinsella      

        8 ZIRAGINA Filippo      Girgenti      BELGUARDA Maruzza          

        9 VIRDIRAIMO Pasquali   Girgenti      DI FACTIO Catarinella      

        1596                                                              

        1 MANCUSO Gregorio      Castrojoanni SPATA Joannella             

        2 GARRASI b.ne Francesco Bellocozzo  DI UGO Pitronilla           

        3 MONTIGRINO Vicenso    Catania      BRANDO Francischella        

        4 SAJA Vicenso          Sutera       AGRO' VENTO Magadalena      

        5 GALATI Caloiro        Favara       COZZU Juannella             

        6 CATANIA Joseppi       Girgenti     FACCIPONTI Joannella         

        7 SPALLETTA Vincenzo    Castrojoanni CIRASA Antonella            

        8 MARTELLINO Rocco      Mistretta    ROTULO Caterinella          

        9 GIRGENTI Giseppi      Palermo      DI LUCA Lucrezia            

        1597                                                              

        1 DI CARLO Marino       Sutera       FOMENTORO Maruzza           

        2 CARDELLA Jorlando     Giorgenti    CACCIATURI Francischella    

        3 MARTURANA Francesco   Caltanixetta LA PAGLIA Iurla             

        1598                                                             

        1 BRACCO Francesco      Gergenti     SALVO Pitruzza              

        1600                                                             

        1 RIZZO Antonino        Xicli        MURATURI Diana              

        2 RUSSO m.o Guglielmo   Palermo      FAVARISI Mariella        !! 

f+l2    Considerati i 24 forestieri che hanno sposato vedove             

        racalmutesi, ed aggiunti i 106 predetti, son ben 130 i           

        matrimoni con non paesani che si hanno a Racalmuto nel           

        periodo  (il 16,69% sui 779 matrimoni complessivi). Da           

        Palermo, Scicli, Girgenti, Caltanissetta, Mistretta,             

        Cammarata, Montalbano, Petralia, Tortorici, Troina, Naro,        

        Piazza, Vicari, Villafranca, oltre a centri prima citati,        

        nonchŠ dalla lontana Genua, arrivano partiti che consentono      

        alle nostre antenate del '500 di accasarsi. Il segno, questo,    

        di una cittadina con intensi intrecci sociali col circondario,   

        l'intera Sicilia e persino con la Liguria (a motivo qui della    

        provenienza dei signori di Racalmuto: i Del Carretto).        !  

        Tra il 1592 e il 1594 sono tre i matrimoni che contraggono a     

        Racalmuto giovani gangitani: Gangi, posta nelle vicinanze        

        dell'Etna, era ed Š alquanto fuori mano per il nostro paese.     

        Da centri impervi come Petralia, Mistretta, Montalbano           

        Elicona, Tortorici, approdano a Racalmuto e vi trovano moglie:   

        sono paesi in gran parte interessati da rimarchevoli presenze    

        della scuola del Gagini. Se a tale scuola si fa risalire la      

        statua della nostra Madonna del Monte, si pu• spiegare perchŠ    

        quella strana statua sia giunta a Racalmuto e si pu• credere     

        che essa sia giunta dalle citate localit… tralasciando           

        l'ipotesi inverosimile di un viaggio dall'Africa.                

        In quel tempo, Racalmuto, divenuto granaio spagnolo, Š in        

        effervescenza economica e chiese e castello si agghindano e si   

        accrescono. Dalla lontana, ma non irraggiungibile, provincia     

        di Messina, vengono chiamate maestranze specializzate. Opere     

        murarie, pitture, sculture vengono commissionate. Botteghe       

        valide mancano ancora in quel di Racalmuto. Il                   

        Monocolo Š soltanto un bambino: da quei forestieri avr… tratto   

        stimoli e spunti per divenire  quel non trascurabile             

        pittore operante un ventennio dopo.                           !! 

        L'importanza racalmutese nell'ultimo squarcio del '500, la       

        rileviamo anche da un matrimonio di tutto spicco. A Racalmuto    

        Š insediato  il chiarissimo don Giuseppe d'Ugo.                  

        Non ha l'aria di essere racalmutese quel personaggio dell'alta   

        borghesia. La figlia sposa, in pompa magna, un                   

        barone e lo sposa in Racalmuto ove, purtuttavia, la sua          

        famiglia ha stabile dimora. Come compare di nozze Š scelto       

        il locale 'SEGRETO' monsignor Vincenzo Piamontese, notevole      

        esponente della burocrazia spagnola. Agli UGO non                

        mancano i preti e a benedire le nozze Š un sacerdote              

        che non esercita il ministero a Racalmuto ma Š di certo          

        parente della sposa. L'atto di matrimonio Š particolare e noi    

        lo trascriviamo integralmente per la sua esemplarita'.           

        ' Die 18 maij  1596 - il signor                                  

        don Francesco GARRASI e Belvis barone di Bello Coczo con la      

        sig.a donna Pitronilla figlia dello sig.re Joseppi e             

        Catarinella DI UGO, servatis servandis fatti li tri              

        denunciazioni in ter missarum solemnia, observatu lu hordini     

        sinodali e consiglio tridentino, non si trovando jmpedimento     

        alcuno contra hessiro matrimonio publice in facie ecclesie e      

        foro benedetti per don Leonardo di Ugo, prenti il signor         

        Ieronimo Russo e monsignor Vincenzo Piamontese SEGRETO'.      !!!

        Un'analisi critica dei matrimoni tra forestieri e nubili del     

        luogo induce a pensare, ove si faccia mente locale ai cognomi    

        delle spose che appaiono poco racalmutesi e scarsamente          

        diffusi, che l'apertura sociale fosse meno effettiva di quel     

        che appare a prima vista. Ove si eccettuino quelli di Grotte o   

        di Agrigento, i forestieri che si sposavano a Racalmuto          

        trovano partito tra le vedove oppure tra famiglie da poco        

        trapiantate. Peraltro, anche da questo lato, Racalmuto Š nel     

        cinquecento paese di grossa immigrazione. Un quadro sinottico    

        dei matrimoni con forestieri Š, in tale ambito, molto            

        significativo.                                                !  

                                                                          

f- l1    anno Matr.ni abitanti q.nte nuz.t… Matr. con  %su  q. su 1000   

               n.ro   presunti  per mille   forestieri matr. abitanti    

         1582  14       4300      13,03         2      14,29   0,47      

         1583  45       4300      10,46         3       6,67   0,70      

         1584  50       4300      11,63         2       4,00   0,47      

         1585  28       4350       6,44         7      25,00   1,61      

         1586  41       4350       9,43        12      29,27   2,76      

         1587  54       4350      12,42        16      29,63   3,68      

         1588  62       4350      14,25        10      16,13   2,30      

         1589  38       4350       8,74         7      18,42   1,61      

         1590  37       4400       8,41         3       8,11   0,68      

         1591  22       4400       5,00         2       9,09   0,45      

         1592  58       4400      13,18        12      20,69   2,73       

         1593  50       4400      11,36         7      14,00   1,59      

         1594  61       4400      13,86        20      32,79   4,55      

         1595  40       4447       8,99         9      22,50   2,02      

         1596  57       4447      12,82        12      21,05   2,70      

         1597  23       4447       5,17         3      13,04   0,67      

         1598  36       4447       8,09         1       2,78   0,22      

         1599  31       4447       6,98         0        -      -        

         1600  32       4447      11,51         2       6,25   0,45      

f+l2    Sull'intero aggregato abitativo, il numero di nozze con          

        forestieri non Š molto elevato: il massimo si attesta nel 1594   

        con il 4,55 per mille seguito dal 3,38 per mille del 1587; i     

        minimi si registrano nel 1599 (nessun matrimonio con             

        forestieri), nel 1598 (0,22 per mille), nel 1597 (0,67 per       

        mille) e prima nel 1591 (0,45 per mille) o nel 1584 (0,47 per    

        mille). Diversa, invece, l'incidenza sul numero dei matrimoni    

        annui: ben il 32,79% nel 1594 ed oltre il 29% nel 1586 e nel     

        1587. Gli anni di maggiore intensit… matrimoniale furono il      

        1584 (q. di nuzialit… 11,63 per mille); il 1587 (q. di n.        

        12,42 per mille); il 1588 (q. di n. 14,25 per mille); il 1592    

        (q. di n. 13,18 per mille); il 1594 (13,86 per mille) e il       

        1596 (12,82 per mille). In sintonia con tale intensit… furono    

        i matrimoni con forestieri  negli anni: 1587, 1588, 1592,        

        1594 e 1596.                                                  !  

        Scarseggiarono i matrimoni negli anni: 1585 (q.nte di nuz.t…     

        6,44 per mille); 1591 (5 per mille) e, consecutivamente, nel     

        triennio 1597 (5,17 %o) 1598 (8,09%o) e 1599 (6,98%o).           

        Parallela la flessione di matrimoni con forestieri:               

        nel 1591, solo il 9,09%; nel                                     

        1598, il 2,78%  e nel 1599 nessun matrimonio con non             

        racalmutesi. Per contro, nella scarna nuzialit… degli anni       

        1585 e 1597, i matrimoni con non indigeni furono                 

        rispettivamente del 25% e del 13,04%, in sintonia con quanto     

        avvenne negli                                                    

        anni di magra del 1589 con il 18,42% e del 1595 con il 22,50%.!!!

        I matrimoni tra titolati (monsignori, magnifici e                

        gentiluomini) furono non pochi e l'irrinunciabile                

        conservatorismo siciliano impediva digressioni dai ceti di        

        appartenenza. Lo spaccato dell'alta societ… racalmutese di       

        allora si coglie intero da quegli atti matrimoniali e val        

        quindi la pena di schematizzare.                              !  

f-      ANNO  Sposo                       Sposa                          

l1      1583  LA LUMIA magnifico Giseppi   D'AMEDA magnifica Margarita   

        1583  CATALANO magnifico Marino    XAXA Blancuzza                

        1588  CORNIGLIA magnifico Leonardo GAETANO magnifica Natalicia   

        1588  LAMPOZZO SERAVIGLIO m.co Jo: MIRAGLIA magnifica Joa.lla    

        1588  D'AFFLITTO magnifico Carlo   LU BRUTTO Magnifica Jua.lla   

        1590  IUSTINIANO magn.co Hieronimo MANTEGNA nobili Beatruzza     

        1590  CICCARANO magifico Antonino  PIAMONTISI magn. Antonella    

        1592  GRILLO SAURO notaro Joseppi  MAGALUSO Antonella            

        1592  CASTROJOANNI magn.co Angilo  CICCARANO mag.ca Elisabetta   

        1593  ALAIMO Magnifico Pietro      MACALUSO magnifica Maruzza    

        1595  CHIRCO' magnifico Jacubo     LA LUMIA magn.ca Vatricella   

        1595  CASTROJO: Hectaro Micheli    MONTELEUNI Costanza           

              figlio di notaro Hieronimo   figlia di notaro Cola      !!!

f+l2    Altri casati di elevato lignaggio sono reperibili tra i testi    

        alle nozze. Abbiamo i seguenti magnifici: Iacubo di POMA;        

        Pietro TODISCO; Jacubo PIAMONTISI; Cola MONTELIUNI; Artali       

        TODISCO; Bernardino BAVERA; Martino RIZZO; misser Filippo        

        VACCARI; Gasparo MUNTILIUNI; notaro Giseppi CURTO; messere       

        Giuseppe AGRO'; Francesco SANGUINEO; messer Giuseppe SALVO;      

        notaro Jo: Vito d'AMELLA; Angelo di UGO; Chimenti MISSINA;       

        Dario PIAMONTISI; ill.mo don Gerolamo RUSSO; Mariano SCIBETTA    

        e notaro Joseppi SANTANGILO;                                  !!!

        L'infittirsi degli affari fa proliferare un nugolo di notai:     

        ne contiamo ben 7 : notaro Castrogiovanni                        

        Girolamo; notaro Giuseppe Santangelo; notaro Jo:Vito d'Amella;   

        notaro Giuseppe Curto; notaro Cola Monteleone; notaro Gasparo    

        Monteleone e notaro Sauro e Grillo.                           !! 

        I 'mastri' che in quel torno di tempo contraggono  matrimonio    

        sono n. 36 (4,62%); riusciamo ad individuare 11 altri mastri     

        tra i genitori degli sposi; oltre 20 spose sono figlie di        

        mastri; tra i testi si annovera almeno una ventina di            

        elementi della maestranza locale prima non individuati. Non si   

        Š dunque molto lontani dal vero supporre che almeno un quarto    

        della popolazione attiva maschile era dedita ai pi— vari         

        mestieri. Qualche raro nobile, tanti preti, non pochi            

        professionisti ed impiegati da una parte e, naturalmente, un     

        predominio degli addetti all'agricoltura dall'altra.          !!!

        Il ceto sacerdotale emerge in modo vivido e ben delineato        

        dagli archivi parrocchiali. Presente, attivo e autoritario fu    

        di certo l'arciprete don Michele Romano, ne fu Vicario don       

        Giuseppe d'AVERNA. L'arciprete don Michele ROMANO muore          

        il 28 luglio 1597. Negli atti di matrimonio ci Š dato di         

        leggere: 'DIE 28 Julii X Ind. 1597. Incomensa lo conto delli     

        inguaggiati  dopo la marte del arciprete don Michele Romano'.    

        Fto: illeggibile.  Sono poi sedici                               

        religiosi che, in modo o in un altro, lasciano i segni della     

        loro presenza nell'ultimo ventennio del '500: Monsirrato di      

        AGRO'; don Vito ALONGI; frati Antonino AMATO; don Gioseppe di    

        AVERNA; don Lonardo CASTELLANA; don Paolino PALADINO; don Lisi   

        PROVINSANO; don Angelo DARDO; don Balthasaro FERRAGUTO; don      

        Joanni MACALUSO; don Francesco NICASTRO; don Michele ROMANO;     

        don Giuseppe                                                     

        SANTOSTEFANO; don Nardo SPALLETTA; don Joseppi SUTOTURISI e      

        don Leonardo di UGO.                                          !!!

        Risale ad un secolo dopo (20 settembre 1699) una RELATIO ad      

        LIMINA del Vescovo di Agrigento (e cioŠ una delle relazioni      

        triennali che i vescovi erano tenuti a fare alla Sede            

        Apostolica dopo il Concilio di Trento sullo stato della          

        propria diocesi). L troviamo un ampio ragguaglio sulla vita     

        religiosa di Racalmuto e val la pena di richiamarla               

        consentendoci un quadro di raffronto con quanto emerso dalla     

        documentazione d'archivio sotto esame (cfr. Archivio Segreto     

        Vaticano: Agrigentum, relationes ad limina, B18 - f.314). ''     

        RECALMUTUM - Cittadina (oppidum) di cinquemila abitanti sotto    

        la cura di un arciprete, la cui elezione ed istituzione sono     

        da tanto tempo di diritto comune. Costui ha per il proprio       

        sostentamento quasi duecento scudi. Nella chiesa maggiore si     

        recitano quotidianamente le 'hore canonice' da parte di          

        sacerdoti vestiti con paramenti canonicali (Almutiis             

        insigniti). Vi sono cinque conventi di religiosi:             !  

        - dei Carmelitani, con tre sacerdoti e due laici;             !  

        - dei Minori Conventuali, con tre sacerdoti e un laico;       !  

        - dei Minori di Regolare Osservanza, con 4 sacerdoti e 3         

        laici;                                                        !  

        - dei Riformati di S. Agostino con tre sacerdoti e due laici; !  

        - una casa addetta ad ospedale in cui stanno i frati di S.       

        Giovanni di Dio, al momento un sacerdote e due laici.            

        Reputo qui di rappresentare che questi religiosi, dopo avere     

        accettato di accudire  all'ospedale, non hanno giammai pensato   

        di rinunciare all'istituto ospedaliero, eppure si sono           

        limitati a consumare soltanto per sŠ il reddito dell'ospedale.   

        Ed essendo esenti dalla giurisdizione del vescovo ordinario,     

        non vi sono forze per costringerli  a rinunciare ed a lasciare   

        i locali del convento.                                        !! 

        Sorge un monastero di monache sotto la regola del terzo ordine   

        di San Francesco ove servono il Signore otto professe corali;    

        due novizie e 5 converse.                                     !! 

        Oltre alla chiesa maggiore ed a quelle conventuali prima         

        segnalate, vi sono quindici chiese, con quarantasette            

        sacerdoti e trentasei laici.''                                !! 

        Siffatta popolazione religiosa era meno vasta alla fine del      

        '500, ma pur sempre numerosa. Fra i testomini alle nozze         

        incontriamo: il sudiacono Francesco Lupo; il chierico Angilo     

        Cimbardo; soro Lauria Morriale; il chierico Pietro Castilano;    

        il chierico Jacubo d'Avella; il chierico Gioseppi Alberto; il    

        chierico Simuni Alberto; il chierico Francesco Muntiliuni; il    

        chierico Santo Agro'; il chierico Pietro Nobili; il chierico     

        Zacharia Rizzo; il chierico Pietro Macaluso; il chierico         

        Jurlando Morreale; il chierico Pietro Curobi; il chierico        

        Antonino Mule'; il diacono Caloyaro di Franco; il chierico       

        Gasparo Gulpi; il chierico Giuseppe Sanfilippo; il chierico      

        Pietro Tuzzolino; il chierico Giuseppe Minsau; il chierico       

        Jacopo Vella; il chierico Giuseppe Lu Sardo; il chierico         

        Gioseppi di Girgenti; il chierico Pietro Grillo; sudiacono       

        Fabrizio Muntiliuni; fra' Paolo Fanara; il chierico Filippo      

        Sabella e fra' Giseppi di Pomo. Ascendono a 22, dunque, i        

        chierici, cifra non molto lontana dai 36 chierici che            

        gravitavano sulle chiese racalmutesi nel 1699.                !! 

        Lo stretto ordine cronologico seguito nell'annotare gli atti     

        di matrimonio non impedisce agli archivisti parrocchiali di      

        segnare talora resoconti economici e pagamenti vari              

        effettuati. Non sono privi di interesse e non Š quindi           

        superfluo riportare quelle note contabili:                    !  

f-l1    7/1/1592: Mangiameli - 'Pagaro al p.tre arcipreti';           !  

        7/1/1592: Lauricella - 'Pagaro al p.tre arcipreti';           !  

        19/1/1592: Muzicato - 'Pagaro al p.tre arciprete';            !  

        19/1/1592: Casuchia - 'Pagaro al p.tre arciprete';            !  

        2/2/1592: Curto:'pecunia habet dominus nostere archipresbiter'!  

        26/8/1596: Spalletta: 'unu anello don Fran.co';               !  

        21/10/1596: 'Fin qui son pagato don Michele Romano';          !  

        3/11/1596: Muntana:  'Fin qui son pagato don M. Romano';      !  

        16/11/1596: Cicala: 'gratis';                                 !  

        25/11/1596: Girgenti:'per un anello inpotere del arciprete';  !  

        10/2/1597: Cala': 'fin qui pagato';                           !   

        'Die 24 ottobris X ind. 1597. Mi detti lu cunto don Leonardo     

         Spalletta delli sponczalicii a mia don Giuseppe Romano come     

         procuraturi di mons. ill.mo'                                 !  

        'ADI 6 febraurii 1598 - feci conto de inguagiati don Leonardo    

         Spalletta con me don Joseppi Romano';                        !  

        'DIE 16 Julii XI ind.nis 1598: Pigliau la possessioni don Vito   

         Belloguardo e don Antonio d'Amato procuratori di don Lexandro   

         CAPOZZA per l'arcipretato di Racalmuto come appare per atto     

         plubico'.                                                    !  

        'DIE 14 agusti XIIe ind.nis 1599 - Pigliao la possessioni don    

         Vito BELGARDO canonico di Gergenti et don Mariotta di la        

         magiore ecclesia di Racalmuto per don Lexandro Capocia';     !  

        'DIE 15 agusti XIe ind. 1598 - Incomensao don Matteo Gueli a     

         diri missa ...per ecclesia di Racalmuto';                    !  

        'Di la majori eccelsia di Racalmuto pigliao pochi fiori don      

         Andria Argumento a li 7 di marzo XIII ind. 1600'.            !!!!

f+l2    A don Michele ROMANO sembra dunque succedere don Lexandro        

        CAPOZZA nell'arcipretura di Racalmuto. Ma questi, conseguita     

        l'arcipretura forse con concorso, Š riluttante a insediarsi      

        nel lontano 'oppidum'. Non ne prende possesso personalmente,     

        ma vi manda due procuratori, naturalmente con tanto di atto      

        pubblico. L'eterna questione agitata dal Concilio di Trento      

        sulla necessit… dello stanziamento in loco dei pastori, pare     

        che non investa solo i vescovi ma anche le arcipreture nella     

        Sicilia del Viceregno spagnolo. Di questo Lexandro CAPOZZA,      

        arciprete latitante di Racalmuto, non troviamo traccia negli     

        archivi parrochiali per almeno un altro anno. Morto il Romano    

        nell'ottobre del 1597, si aspetta il luglio per vedere i         

        procuratori del nuovo arciprete, la cui presenza chiss… se mai   

        c'Š stata in Racalmuto ma alla cui borsa affluivano i 200        

        scudi arcipretorali del nostro 'oppidum', munito di autonomia    

        antica di diritto comune. Ancora a met… agosto del 1599, di      

        questo arciprete Capozza o Capocia neppure l'ombra: solo         

        giungono i canonici agrigentini a riscuotere i lucenti           

        scudi racalmutesi 'd'ordine e per conto', da buoni procuratori   

        di quel fantomatico arciprete di cui storpiano il cognome.    !! 

        Piluccando tra il colorito frasario della documentazione, ci Š   

        consentita una ricognizione di modi di dire e  lemmi del         

        dialetto racalmutese del '500. 'Contrassero' diviene 'contra     

        essiro'; 'foru benediti nella missa per me..' traduce: furono    

        benedetti nella messa celebrata da me...'; la Matrice viene      

        chiamata 'la majori ecclesia'; 'molta gente' viene indicata      

        con locuzioni approssimative quali 'molti altri genti' o 'et     

        multa quantitati di agenti'. 'Racalmuto' Š spesso scritto        

        correttamente, ma talora Š storpiato in 'Rayalmoto',             

        'Raulmutu' e 'Recalmuto'. Grotte Š chiamata 'la terra di li      

        Groti' o 'di li Grutti'. Affiorano termini e verbi quali         

        'Jongno'; 'cunto'; 'inguagiati'; 'pigliao'; incomensao';         

        'abrili'; 'diri missa'; 'possessioni'; 'sponczalicii';           

        'habitaturi'; 'essirili stata morta'; 'muglieri'.             !!!

        Le mie personali radici racalmutesi risultano comprovate dal     

        seguente atto matrimoniale: '' 18 gennaio 1587 - Jacubo          

        TAVERNA e Natalina di CAVALARO di la terra di RAYALMOTO,         

        servatis servandis e fatti li tre denonciationi inter missarum   

        solemnia, non si trovando inpedimento alcono, contra essiro      

        matrimonio publice in facie ecclesie e foro beneditti ne la      

        missa celebrata per me don Paolino Paladino, presenti            

        Antonuzzo Moriali e presbiter Francesco Nicastro e multa         

        quantit… di agente'. Il matrimonio fu celebrato di domenica e    

        fu quindi piuttosto solenne.                                  !!!

        Un altro esempio lo riportiamo per la peculiarit… della deroga   

        episcole che occorse data la giovanissima et… della sposa, che   

        doveva avere meno di quattordici anni: quasi una bambina. 'DIE   

        20 januarii IIIe ind. 1590 - Mariano SANTO ANGILO con             

        Caterinella figlia di Vincenzo et Antonella DI FALCO, dem.to     

        delli sp.li e M. R.ss. don Thomasi di Leto e don Francesco       

        Zangalis in similibus pietatem habentium non obstante etate      

        non q.pleta ditte Caterinelle viri potentis dato al R.s.         

        Arcipresbiter, servatis servandis e fatte le tre denunciatione   

        inter missarum solemnia e servato l'ordine sinodali non si       

        havendo retrovato impedimento alcuno, publice contrassero        

        matrimonio in facie ecclesie  e foro beneditti per don Paolino   

        Paladino, presenti lu p. don Joseppi di Averna e padre           

        Francesco Nicastro e clerico Angilo Limbardo cum multa           

        quantit… di genti''. I curiali don Tommaso Leto e don            

        Francesco Zangalis forniscono dunque un documento di dispensa    

        matrimoniale alla giovanissima Caterinella, che non ha ancora    

        raggiunto l'et… per un 'vir potens', spinti da un sentimento     

        di piet…. La formula, press'a poco dice questo: il senso Š       

        alquanto recondito ed un po' pruriginoso.                     !  

        Che a quell'epoca, le ragazze si sposassero spesso appena        

        raggiunto il quattordicesimo anno di eta' risulta provato da     

        questi ed altri documenti. TAIBI Mariella si sposa nel 1585      

        con Antoninno Alaimo di 'Grutti' a soli quattordici anni         

        (meno un mese); a quindici anni si sposa, l'8/9/1585,            

        Margherita JURDANO; l'orfanella VACCARO Jacobella ha da poco     

        superato i quattordici anni quando, il 3 novembre 1585, sposa    

        Paolo La Licata; nelle stesse condizioni, RIZZO Juannella,       

        andata sposa a Jeronimo Garlisi il 7 gennaio 1586; quindicenne   

        la sposina Catrinella TERRANOVA (7 gennaio 1587).             !!!!

        Nota dolente Š quella della breve vita media: si pensi che        

        n.109 sposi sono gi… sicurante orfani di padre (il 14%); n. 29   

        risultano orfani di madre ( e qui va notato che raramente        

        viene trascritta la maternit…: solo 245 volte e tanto consente   

        di calcolare attorno al 12% gli sposi orfani di madre);          

        quanto alle spose, sono 113 quelle sicuramente orfane di padre   

        (delle vedove non sappiamo nulla in proposito e di tante spose   

        non viene indicata per nulla la paternit…: siamo quindi ben      

        oltre l'apparente 15%). Quando esamineremo il libro dei morti    

        avremo, comunque, possibilit… pi— vaste per cercare di stimare   

        la vita media dei racalmutesi tra i secoli XVI e XVII, nonchŠ    

        di effettuare altre misurazioni sulla mortalit… infantile ed     

        altri aggregati demografici.                                  !p?