uieti in prati freschi di verdura, in radure solatie ma
senza stoppie, in una Racalmuto satura di limpid...a luce.
Quando Sciascia compone i galantuomini del Circolo Unione - quello all'epoca frequentato da Nanà con giovanile sornioneria - persa l'antica boria fan quasi ora la fame; manco il bramato gioco d'azzardo possono più permettersi, quello si pratica ormai al Mutuo Soccorso di Angilu Cuddura - così dice Sciascia, ma stavolta si sbaglia.
La rivolta sociale in fermento a Racalmuto. I contadini emigrano: le terre dei galantuomini restano abbandonate: per questi quasi l'indigenza; per li jurntara, per i figli o i nipoti dei carusi di un tempo quasi l'agiatezza: se tornano per la Festa del Monte dal Belgio o dalla Germania ti può anche capitare di vederli pavoneggiare su auto della dismisura americana, sia pure d'anteguerra. Una beffa una rabbia.
Sciascia coglie quegli umori. "Il cavallo non si avvicinava alla mangiatoia se non quandllontanava .. Sì la tua razza è pura - pensava il mulo - ma il fieno che mangi è quella che io ti lascio".
Agato Bruno, ora a distanza di un sessantennio, ha altra ispirazione: gioiosa, giocosa. Abbagliato dal rappreso cromatismo dello Zaccanello, vede solo pacifici animali beati in radure che in vero sono magari stopposi con i ruderi delle vecchie cadenti ville che un tempo furono dei grandi signori di Racalmuto, ora decaduti, i baroni, i Tulumello, i Matrona. Ma Bruno ha occhi ormai veneti per badare a siffatti rigurgiti della antica rivolta paesana .
Sciascia invece la viveva.Visualizza altro
Quando Sciascia compone i galantuomini del Circolo Unione - quello all'epoca frequentato da Nanà con giovanile sornioneria - persa l'antica boria fan quasi ora la fame; manco il bramato gioco d'azzardo possono più permettersi, quello si pratica ormai al Mutuo Soccorso di Angilu Cuddura - così dice Sciascia, ma stavolta si sbaglia.
La rivolta sociale in fermento a Racalmuto. I contadini emigrano: le terre dei galantuomini restano abbandonate: per questi quasi l'indigenza; per li jurntara, per i figli o i nipoti dei carusi di un tempo quasi l'agiatezza: se tornano per la Festa del Monte dal Belgio o dalla Germania ti può anche capitare di vederli pavoneggiare su auto della dismisura americana, sia pure d'anteguerra. Una beffa una rabbia.
Sciascia coglie quegli umori. "Il cavallo non si avvicinava alla mangiatoia se non quandllontanava .. Sì la tua razza è pura - pensava il mulo - ma il fieno che mangi è quella che io ti lascio".
Agato Bruno, ora a distanza di un sessantennio, ha altra ispirazione: gioiosa, giocosa. Abbagliato dal rappreso cromatismo dello Zaccanello, vede solo pacifici animali beati in radure che in vero sono magari stopposi con i ruderi delle vecchie cadenti ville che un tempo furono dei grandi signori di Racalmuto, ora decaduti, i baroni, i Tulumello, i Matrona. Ma Bruno ha occhi ormai veneti per badare a siffatti rigurgiti della antica rivolta paesana .
Sciascia invece la viveva.Visualizza altro
Accursio
Vinti ha pubblicato questo elemento.Accursio Vinti ha pubblicato
questo elemento.
Chi può
vedere questo elemento?Chi può vedere questo elemento?
Sul tuo
diario: Amici di amiciSul tuo diario: Amici di amici
Altrove su
Facebook: PubblicaAltrove su Facebook: Pubblica
Serafico!...."il disegno è illusione: supprisce tre
dimensioni sebbene sulla tela ce ne sono solo due"....M.C. Escher — con Rita
Cavalieri D'Oro e altre 49
persone.
Rita Grazia
Mattina E' bellissimo,ma la sensazione che mi trasmette,piu' che
"serafica " la definirei mefistofelica...come un film di Dario Argento
http://youtu.be/QrQo8UXItQE
Favola sciasciana di pag. 28 Edizione Bardi. Il nobile
cavallo e il concreto mulo beffardo. Bucolico,sereno Agato Bruno. Animali
quieti in prati freschi di verdura, in radure solatie ma senza stoppie, in una
Racalmuto satura di limpida luce...
|
|
|
|
|
|
|
|
Nessun commento:
Posta un commento