i per Pony dal mio commercialista: Il mio
commercialista, mezzo sangue ebreo, è di una esasperante precisione ed agisce sempre on il criterio dello sfavor
clientis. Sì, caro Calogero, la cosa è dubbia ma nell’incertezza pagahiamo il
massimo e così stiamo a posto. Tanto pago io, mica lui.
Prima di entrare in banca ho voglia questa volta di dare una
sbirciatina all’F24 e vedo collegato all’H148 un enormità che mi fa sobbalzare.
Oddio, mi dico stavolta Aldo ha sbagliato! Gli telefono. Anche lui è quello del
giorno dopo. Prima deve controllare e poi si vedrà. Siccome si tratta della
nuova denominata IMU di Racalmuto (H148) chiamo mio fratello ingegnere. Parla e
riparla mi convinco che il mio commercialista come al solito non ha sbagliato.
Torno a casa e mi metto a fare certi riscontri e certi
controlli. Arrivo a questi sconfortanti appuramenti. Quest’anno debbo pagare
una IMUt riplicata per una casetta in campagna a Racalmuto, per la quale ho
pagato fior di Bucalossi e per la quale non ho né acqua né fogne perché il Comune
rilascia sì licenze si fa pagare forte ma poi non fa né fogne e l’acqua non la
fa arrivare per depressione dei ripartitori.
Ccosì chi vuole l’acqua in campagna si deve rivolgersi a
quei furbastri che già dispongono di contatori e l’acqua te la danno solo però
se partecipi un tempo con milioni di lire ora con tante migliaia di euro.
Quanto alle fogne si sono limitati ad agglomerare insieme
fogne, luce e gas ma nel solo centro abitato per cui se prima o poi una
scintilla elettrica fa incendiare il collaterale gas o se una rottura delle
condotte dei liquami si congiunge alla rottura dei fatiscenti tubi dell’acqua
salta per aria tutto il paese o ritorna una bell’epidamia e quindi i problemi del
paese si risolvono tutti ed immediatamente.
Invero noi che abbiamo case in campagne, vero è che hanno
abolito il catasto rurale e ora siamo tutti cittadini, urbani cioè, ma questo
pericolo di saltar per aria o di bere acqua inquinata dalle fogne non ce
l’abbiamo. E che ci lamentiamo a fare quindi?.
Tutto bene se non mi accorgessi che quest’anno per la sola
casetta in campagna debbo sborsare mille e 5 euro. Per una analoga e più
pretenziosa villetta a Santa Lucia di Fiamignano invece l’IMU ascende a 388
Euro.
Mi prendono i
mammasantissimi quando vado a scoprire che per la stessa casetta senza acqua e
senza fogna pagavo di ICI nel 2012 per il 2011 380 euro.
Confronto presto fatto, Racalmuto, i commissari di
Racalmuto, l’ufficio tributi di Racalmuto da un anno all’altro mi hanno
triplicato l’IMU di Racalmuto. E’ uno sgarbo fatto solo a me? Non credo. Ha
sbagliato il mio commercialista? Manco a pensarlo.
Allora, come mai nessuno a Racalmuto si lamenta? Forse
avranno corsie preferenziali e riescono a dribblare esose tassazioni comunali? Ma
non credo.
A Racalmuto vogliono carabinieri tanti quanti loro residuano
per controllare se qualche depravatello dell’ufficio comunale usa il cellulare
d’ufficio per contattare una entraineuse per i suoi bisogni corporali, vogliono
fare ritornare libero Cuffaro per reincarcerarlo per gli abusi d’acqua o della
monnezza perché quelle dissennate
azionare che loro stessi hanno voluto per certe attese lucrative non li hanno
adeguatamente ricompensati, ed altre tante facezie quali spechi per efebici scultorelli
alabastrini remunerati da chi fa arte e sproloqui interurbani invece di stare
correttamente nel noioso ufficio comunale
per cui percepisce lo stipendio. E’ inutile diffondersi in insinuazioni:
sono cose che tutti sanno (ma nessuno parla o peggio provvede).
Bene, vorrei che si spiegasse questa strana triplicazione
dell’IMU a Racalmuto. I loro appigli io li conosco tutti. Ma le mie
controdeduzioni sono queste:
-
Hanno fatto la parametrazione della capacità
contributiva dei racalmutesi con gli aggravi insopportabili del loro agire per
tuziorismo?
-
Sanno che vi può essere una legge (e dura lex
sed lex) ma esiste poi l’equità: la giustizia applicata al caso concreto?
-
Questo deve avvenire con lo strumento del
regolamento: i commissari non hanno tempo perché possono dedicare solo 8 ore
del loro impiego ministeriale a settimana per rapporto appunto di pubblico
impiego. Ma di culpae in vigilando ne possono accumulare tante. Io scrivo,
faccio e-mail, pubblico nei miei due blog e il silenzio di addice ad Elettra.
Ma obiettivamente potranno questi signori dire che loro non ne sapevano niente.
-
L’ufficio tributi non è il Cottolengo né la casa
di riposo per musicisti; se non sa fare il proprio mestiere si provveda.
-
Non puoi tu ufficio tributi permettere che al
contempo il catasto agrigentino applichi rendite a soggetti morti da trent’anni,
faccia diventare case abitabili ruderi dell’ottocento e magari trascuri
castelli, ville con piscina. Etc etc.
Devi vigilare, correggere, contrappuntare
-
Se tu Ufficio Ragioneria vieni a sapere che on
line sono stati pizzicati 600 soggetti che non hanno accatasto le loro case e
che l’ufficio ha applicato sanzioni e stabilito oneri tributari, devi pur
sapere che te ne rivengono sopravvenienze attive tante e tali da sovvertire il
tuo bilancio di esercizio e per conseguenza devi rettificare il tuo patto di
stabilità;
-
Di conseguenza tu ufficio tributi non potrai più
fare applicare massimi dei massimi delle aliquote nelle tassazioni locali perché il tuo
bilancio non più rosso come prima.
-
E tu ufficio ragioneria devi rettificare il
bilancio perché diversamente fai un falso in bilancio di un ente autarchico
pubblico. Forse rasenti i reati contro la pubblica amministrazione.
-
E voi commissari – credo pagati ancora come se
Racalmuto avesse tuttora più di diecimila abitanti –non potete continuare a
guardare spesso l’orologio aspettando he passino le otto ore settimanali.
Tutta sta faccenda qui che ho voluto arruffare perché io non
sono candidato a nulla, la passerei ad un comitato cittadino che la valuti e la
faccia propria per una azione democratica di difesa degli ignari e indifesi
racalmutesi.
Tre sono gli assilli di Racalmuto: molti più carabinierii per vigilare su chi telefona a spese del
comune, che si ritrapianti il salice piangente alla Barona e che soprattutto si
finanziano tutte le manifestazioni possibili che comprovare una vera lotta alla
mafia (che a Racalmuto non mi risulta che ne sia rimasta molta e qualche
bastonata a qualche macchina in disuso mi lascia del tutto indifferente.)
Guai poi se delle cresciutelle bambinelle delle elementari
hanno l’ardire di fare i dispettucci che un tempo facevamo noi maschietti
allora, non c’è verso: la mafia è risorta. Se poi fanno piccolo casino nell’ausa
di Sciascia – che manco sanno chi è – allora a Racalmuto la Mafia colpisce
anche l’alta cultura. Va’ a dir loro che così c’è qui nel Centro Nord un
deleterio riverbero che affossa ogni conato turistico: allora vuol dire che sei
colluso con la mafia. Ti è contro la più collaudata stampa addirittura cara a
Sciascia. E Buttafuoco sul Foglio vuole
far rinascere il PODESTA’ a Racalmuto
(sempre che sia uno che lo possa favorire nel piccolo teatro di prosa di
Catania.)
Nessun commento:
Posta un commento